CISL ABRUZZO, APPROVARE NUOVO PIANO CON URGENZA

SANITA´

31 Gennaio 2008   10:53  
La Cisl d´Abruzzo invita il Consiglio regionale ad approvare "con urgenza il terzo Piano Sanitario Regionale nel rispetto dei tempi definiti dal piano di rientro con il Governo". La Cisl esprime un giudizio positivo sull´impostazione generale del Piano predisposto dall´assessorato ed approvato dalla Giunta, ponendo, però, delle osservazioni. "Siamo in presenza di un buon Piano Sanitario realistico e realizzabile, ma che rinvia la sua realizzazione ad un lasso di tempo troppo ampio", dicono il segretraio generale Maurizio Spina e il segretario della Fp-Cisl Abruzzo Biagio Celi. Il PSR, per la Cisl, deve essere più snello, composto da schede operative ove vengano indicati le necessità e numero utenti; strutture necessarie per erogare i servizi; spesa prevista e copertura finanziaria; numero del personale necessario e previsione dell´obbligo di applicare, per tutti, il Ccnl della sanità tempi di realizzazione più stringenti che evitino la politica dei due tempi. La Cisl, inoltre, considera valido il progetto di riordino delle strutture direzionali che prevede la riduzione delle Asl da 6 a 4, rendendole quindi provinciali. In merito alle aziende ospedaliere abbinate alle Università di l´Aquila e Chieti, "pur riconoscendone la necessità ai fini di una crescita qualitativa delle prestazioni e della ricerca scientifica, la Cisl - dicono i vertici del sinacato - ritiene che occorre approfondire gli aspetti economici e la loro organizzazione disciplinare, anche nel rispetto del budget del 43% della spesa sanitaria che va attribuito agli ospedali, comunque evitando il depauperamento delle risorse a favore del territorio". Secondo il sindacato "Il Piano, tuttavia, non riconosce il ruolo aziende o di ospedali, a valenza regionale, per le strutture di Teramo e Pescara con il rischio del conseguente declassamento delle stesse. Inoltre, gli ospedali di Avezzano e Lanciano vanno riconosciuti come strutture principali delle nuove ASL provinciali di L´Aquila e Chieti. In merito al rapporto pubblico - privato, il Piano - osserva il sindacato -si presenta ambiguo sull´assegnazione alle strutture pubbliche dei 78 posti letto hospice e dei nuovi posti letto delle RSA, che vanno dislocati sul territorio di ogni ASL o Distretto socio-sanitario. E´ indispensabile, inoltre, fare chiarezza sull´argomento rispettando le disposizioni dettate dal Piano di riordino della rete ospedaliera già approvato dal Consiglio regionale". Per Maurizio Spina e Biagio Celi "il riordino inevitabile della sanità privata deve prevedere necessariamente la salvaguardia dei posti di lavoro, inserendo nel Piano uno specifico capitolo sul personale. Vanno previsti strumenti in grado di governare i processi di mobilità anche verso le strutture pubbliche, in modo da salvaguardare l´erogazione dei servizi e valorizzare appieno le professionalità esistenti nel settore". (AGI)

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