CNA Abruzzese, ancora incertezze sulla restituzione tasse

24 Settembre 2009   13:09  

A circa cento giorni dall'inizio del 2010, non esiste ancora alcuna certezza che famiglie e imprese dell'Aquila e dei centri del cratere colpito dal sisma del 6 aprile scorso, non saranno costrette a dover restituire tutte le tasse arretrate al Fisco. Lo afferma in una nota la Cna abruzzese che, pur apprezzando le diverse prese di posizione in tal senso di parlamentari e dello stesso presidente della Regione, Gianni Chiodi, che in piu' occasioni hanno solennemente riaffermato l'impegno del governo Berlusconi a dilazionare la restituzione in un lungo arco di anni, "deve tuttavia prendere atto che, ad oggi, non esiste alcuna decisione certa messa 'nero su bianco'". A preoccupare la Cna, oltretutto, contribuiscono le notizie di stampa relative alla bocciatura, in Parlamento, di alcuni emendamenti presentati da esponenti dell'opposizione: decisione che, "in ogni caso e al di la' della dialettica tra gli schieramenti politici, non appare in linea con la proclamata volonta' di procedere nella direzione indicata". Oltre al delicato capitolo sulla dilazione, secondo la confederazione artigiana presieduta da Franco Cambi resta aperta la questione relativa all'intensita' delle misure: in piu' occasioni, infatti, la Cna ha chiesto al governo di uniformare il trattamento riservato ai contribuenti abruzzesi con quello gia' attuato in altre occasioni analoghe, ovvero il terremoto che negli anni passati colpi' Umbria e Marche. Secondo la Cna, le imprese aquilane sono arrivate allo stremo, e la totale incertezza sul capitolo-tasse finisce solo per acuire tensioni e problemi: sono tante, ormai, le piccole aziende costrette ad attingere alle proprie scorte, anche finanziarie, pur di assicurare tra mille problemi l'esistenza della propria famiglia.


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