CONSIGLIO REGIONALE, TAGLIENTE CONTRO PRESIDENZA

15 Maggio 2008   14:44  
Dopo il papocchio della stabilizzazione dei cococo di Giunta finito alla Procura della Repubblica, ora è la volta del Consiglio cercare  nuovamente di mettere le mani sul personale – così prende posizione Giuseppe Tagliente sulla vicenda che sta scuotendo il personale del Consiglio, domani riunito in assemblea sindacale. In buona sostanza – spiega Tagliente – mentre è in corso il tentativo d’individuare un percorso per la stabilizzazione dei precari, ai componenti la subcommissione preposta pervengono, in forma anonima, due ipotesi di lavoro che ripropongono il contenuto di un progetto di legge d’iniziativa dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale già respinto per due volte in commissione di merito. E perché sia stato respinto – aggiunge Tagliente –  lo si capisce subito: vengono aumentati gli staff dei 2 consiglieri segretari di 1 unità, quelli dei presidenti delle 8 commissioni permanenti di 1 unità; viene gonfiata la cat.A, la più bassa, destinata a scomparire  proprio perché inadatta ad un’Assemblea legislativa, addirittura con una previsione di 15 unità in più e un aumento della pianta organica di 108 unità;viene attribuito all’Ufficio di Presidenza il potere di gestire l’organizzazione dei Gruppi. Insomma – attacca Tagliente - il messaggio pare essere chiaro : se si vuole stabilizzare il personale precario bisogna ingoiare il “rospo” dei desiderata della presidenza, che vorrebbe trasformare un’Assemblea legislativa secondo le logiche da comunello di provincia. Allora deve essere chiaro – conclude Tagliente – che la stabilizzazione dei precari è e deve essere un’opportunità -  per chi vi aspira e per l’Amministrazione - e non può trasformarsi nell’occasione per modificare surrettiziamente l’organizzazione del lavoro all’interno del Consiglio, generando ad arte conflitti tra il personale dipendente e quello precario.

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