Caiazza a difesa di Del Turco: "Nessuna concretezza nelle accuse di Angelini"

17 Luglio 2013   17:42  

"In tutta l'affabulazione accusatoria di Angelini non c'e' mai una circostanza fattuale che possa dare concretezza alle accuse".

E' uno dei passaggi dell'arringa dell'avvocato Giandomenico Caiazza, difensore dell'ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco, al processo su presunte tangenti nel mondo della sanita' abruzzese. L'avvocato, riferendosi in particolar modo ai viaggi dell'ex imprenditore della sanita' a casa di Del Turco, a Collelongo, ha sostenuto la "natura fantasiosa e calunniosa" delle dichiarazioni di Angelini e ha detto che l'ex titolare di Villa Pini "non e' il concusso, e' lo stalker di Del Turco. Questo e' un processo per stalker non per tangenti". A proposito dei prelievi effettuati da Angelini ha fatto notare che sono tanti "un marasma, un mare di prelievi, che a valore di riscontro dimostrano l'impossibilita' di una ricostruzione umana da parte di Angelini". Caiazza ha inoltre sostenuto che il valore indiziario dei prelievi e dei telepass di Angelini "e' zero spaccato". Tra le altre cose ha fatto notare "il contrasto insanabile tra le dichiarazioni di Angelini e della moglie" in quanto l'ex titolare di Villa Pini "ha sempre detto di non avere un'agenda, una memoria scritta, relativa agli episodi concussivi. La moglie ha invece dichiarato che Angelini aveva un elenco scritto".


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