Caliban HPC: il super computer nuovo fiore all'occhiello dell'Università dell'Aquila

01 Giugno 2012   13:00  

Eccolo qui il Caliban HPC, un super processore con un potenza di calcolo di 2,5 teraflop, equivalente alla potenza di ben 576 computer di buona qualità.

Acquistato grazie anche ad un contributo della Fondazione Capispaq, il Caliban, progettato e gestito dai tecnici del dipartimento di Matematica dell'Università dell'Aquila e sarà a disposizione dell'Ateneo per importanti progetti di ricerca già avviati.

Straordinarie possono essere le sue applicazioni: Caliban consentirà infatti calcoli seriali complicatissimi e in tempi ristretti, fondamentali per ricerche nel campo non solo della matematica pura, ma anche della chimica, della biologia, dell'ingegneria.

Traducendo i problemi in algoritmi e modelli matematici si potranno forse dare risposte importanti relative al comportamento degli atomi e delle molecole, al funzionamento degli enzimi, all'efficacia dei farmaci, si potranno aprire nuovi scenari per la costruzione dei pannelli fotovoltaici di ultima generazione, si faciliterà lo studio del comportamento dei materiali usati in edilizia.

Caliban insomma è la dimostrazione che ciò che crea ricchezza e indotto, non solo economica, in un territorio, sono anche e soprattutto le infrastrutture immateriali, piuttosto di costosissime mega-opere e cattedrali nel deserto.  

Al microfono

Pierangelo Marcati - direttore dipartimento matematica pura e applicata

Massimo Prosperococco -  staff tecnico caliban,  Università dell'Aquila 


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