Cambio d’ora imminente: un’ora in più di sonno e risparmi energetici record

24 Ottobre 2025   18:56  

Tra sabato e domenica le lancette torneranno indietro di un’ora e l’Italia registra oltre 90 milioni di euro di risparmio grazie all’ora legale, mentre l’abolizione resta in sospeso.

Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre entrerà in vigore l’ormai consueto passaggio all’ora solare: alle 3:00 le lancette andranno riportate indietro alle 2:00, regalando così un’ora di sonno in più agli italiani. I gadget e i dispositivi digitali si adegueranno autonomamente, mentre gli orologi meccanici richiedono un intervento manuale.

Secondo i dati diffusi da Terna, nei sette mesi appena conclusi di ora legale l’Italia ha registrato un contenimento dei consumi energetici di circa 330 milioni di kWh, pari al fabbisogno medio annuo di oltre 125 mila famiglie, con un risparmio stimato superiore agli 90 milioni di euro. Alla luce dell’evoluzione 2025, le stime arrivano anche a quasi 100 milioni di euro di risparmio, con una riduzione delle emissioni di CO₂ pari a circa 160 mila tonnellate.

Il meccanismo del cambio orario – previsto ogni anno tra le ultime domeniche di marzo e ottobre – è disciplinato a livello europeo, ma la sorte della sua abolizione rimane in bilico. Nel 2018 la Commissione europea aveva avanzato una proposta per eliminare lo spostamento stagionale, accolta da una consultazione pubblica con 4,6 milioni di partecipanti: oltre l’80 % ha chiesto di superare il cambio e la maggioranza ha votato per l’adozione permanente dell’ora legale. Tuttavia, il dossier è rimasto in stand-by e non è più stato discusso in sede comunitaria dal 2019.

Nonostante i benefici energetici e ambientali, restano in campo alcune criticità: diversi studi medici segnalano potenziali effetti sul ritmo sonno/veglia, con aumenti temporanei di stress o alterazioni biologiche nei giorni successivi al cambio. In parallelo, l’operazione richiama l’attenzione sulla gestione dell’illuminazione artificiale, la cui riduzione resta il motivo principale del risparmio stimato.

Il ritorno all’ora solare durerà fino all’ultima domenica di marzo 2026, quando l’orologio avanzerà di nuovo di un’ora e si attiverà la fase dell’ora legale. In questa prospettiva, restano aperte due questioni cruciali per il futuro: da un lato, la concreta possibilità di abolire il sistema attuale – cosa che richiederebbe una decisione coordinata dei Paesi membri dell’Unione Europea; dall’altro, la verifica sull’effettivo impatto energetico in un mondo sempre più digitalizzato e con nuovi modelli di illuminazione e consumo.


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