Canonizzazione di Giovanni Paolo II trasmessa su un maxischermo in diretta dal Vaticano

Davvero speciale la giornata vissuta ieri nel centro di Roma, con le migliaia di fedeli radunatisi da tutto il mondo in piazza San Pietro per assistere all'attesissima canonizzazione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II.

Emozioni che si sono sentite, sia pure in maniera più controllata, anche in altre parti d'Italia, tra cui il capoliuogo d'Abruzzo, dove l'evento è stato seguito in diretta su un maxischermo adibito nei pressi del santuario di San Pietro della Jenca, alle falde del Gran Sasso.

Nemmeno il tempo incerto ha fermato le tante persone accorse, buona parte delle quali comunque ospitate sotto il tendone appositamente adibito per l'occasione, per prendere parte ad un'iniziativa di profondo significato spirituale, cui ha fatto seguito una messa in onore dei due pontefici santificati, celebrata da don Luigi Abid Sid, insieme all'esposizione delle opere sacre di Lia Garofalo e Mimmo Emanuele.

Presente, tra gli altri, anche Debora Magnante, che nel 1986 fu incaricata di donare un mazzo di fiori a papa Wojtyla, in occasione della sua visita visita a Rocca di Mezzo e ai Piani di Pezza: "Ricordo con grande emozione quel giorno. Avevo 12 anni, e il papa mi prese il viso tra le mani dicendomi che assomigliavo a una Madonna polacca. Da allora ho sempre sentito molto la sua vicinanza, anche a seguito del gravissimo incidente che ebbi qualche mese dopo, quando mi investì un fuoristrada, trascinandomi per alcuni metri, e me la cavai con una frattura al femore".