"Sono disposto ad interpretare e realizzare un progetto politico che stiamo costruendo e vogliamo condividere con gli alleati". Lo ha detto il coordinatore regionale e senatore di An Fabrizio Di Stefano a proposito di una sua candidatura alla presidenza della Regione, durante una conferenza stampa per presentare i primi risultati dell'iniziativa "Cantiere Abruzzo". Di Stefano ha aggiunto che tutte le forze alternative al centrosinistra andrebbero "accordate" in un progetto politico e fra queste l'Udc. Il coordinatore di An ha sottolineato, in proposito, che vanno raccolte ed esaminate nelle sedi politiche opportune le riflessioni del segretario provinciale di Pescara dell'Unione di Centro, Carlo Masci, riportare ieri su un quotidiano locale. Per Di Stefano al di là delle strategie e delle posizioni dei vertici romani c'é "un sentimento comune" che unisce il Pdl, l'Udc e le altre forze alternative al centrosinistra che "non va trascurato". Così come, per il coordinatore di An, non va trascurata la realizzazione di un progetto per la regione ben preciso, alla cui definizione intende contribuire, attraverso il confronto diretto con il territorio, l'iniziativa "Cantiere Abruzzo". Dai primi risultati, ha spiegato, sono emersi già temi su cui puntare, a cominciare dall'ambiente e dai tagli agli sprechi. Per quanto concerne il primo punto, Di Stefano ha ricordato la battaglia di An in consiglio regionale sul Centro Eni Oli di Ortona, che sarà riproposta anche nella prossima legislatura. Per risolvere i problemi dei rifiuti e dell'acqua, ha rilanciato la proposta di un ente d'ambito unico. Per quanto concerne gli sprechi, ha evidenziato che solo a Pescara si spendono due milioni di euro per le varie sedi della Regione. Per il coordinatore di An occorre, inoltre, una riforma degli enti strumentali all'insegna della razionalizzazione e dei controlli. Su quest'ultimo aspetto ha sottolineato che sarebbero auspicabili accordi con Guardia di Finanza e Corte dei Conti per la gestione delle Asl e non solo. Per Di Stefano è necessario ripensare anche al ruolo dei Consorzi industriali. Il coordinatore di An ha annunciato che, nei prossimi giorni, verranno avviati, sempre nell'ambito dell'iniziativa, tavoli di confronto con le varie associazioni di categoria e non, e con il mondo del volontariato.