Capodogli spiaggiati a Vasto nel 2014, cause furono stress e mal di reni della capobranco

La femmina portò fuori rotta gli altri sei cetacei

15 Aprile 2015   11:02  

Dopo varie ed approfondite analisi, sembra essere stato finalmente svelato il motivo che, nel settembre dello scorso anno, causò lo spiaggiamento di sette capodogli sulla spiaggia antistante la riserva naturale di Punta Aderci, a Vasto.

L'episodio, che causò la morte di tre cetacei (gli altri quattro, invece, riuscirono a riprendere il mare grazie ai soccorsi prestati dai volontari), fu a quanto pare dovuto al disorientamento della capobranco, una femmina gravida di circa 40 anni, causato a sua volta da stress e un calcolo renale sopraggiunto per disidratazione e mancanza di cibo, che inevitabilmente condusse allo spiaggiamento anche gli altri cetacei.

Dall'equipe che ha effettuato le analisi, dunque, sembrano giunti ulteriori elementi che indurrerebbero ad escludere l'ipotesi di uno spiaggiamento causato da esposizione a fonti sonore. Tale eventualità, secondo molti studi, comporterebbe nei cetacei un digiuno per il 19% del loro tempo, e dunque un dimagrimento: i capodogli di Punta Aderci furono trovati digiuni, ma tale condizione potrebbe essere stata una conseguenza dei fondali dell'Adriatico, troppo bassi per consentire agli animali di immergersi e reperire cibo.

Non vi sono ancora certezze, invece, per quanto rifguarda l'ipotesi di morbillivirus: uno dei capodogli effettivamente risultava presentarlo, ma non è stato possibile stabilire se possa aver in concreto provocato danni.


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