Carceri: a Sulmona come in U.s.a., Petrilli scrive ad Alfano

30 Agosto 2010   14:47  

Il responsabile del dipartimento diritti e garanzie del Pd della provincia dell'Aquila, Giulio Petrilli, ha inviato una lettera al Ministro della Giustizia Alfano "per denunciare - afferma - l’oramai irreversibile situazione di invivibilità del carcere di Sulmona che definisco con molto realismo nelle sezioni 'case lavoro' bracci della morte". "I dati - sostiene Petrilli - parlano di continui suicidi, continue morti per overdose, morti superiori alle carceri americane dove sono i bracci della morte. Questa agghiacciante scoperta, deve indurci ad una profonda riflessione ed ad un drastico cambiamento di rotta nella politica carceraria che il governo deve assolutamente assumersi.
La lettera al Ministro Alfano vuole andare in questa direzione, ma più in generale nessuno più può mettere la testa sotto la sabbia, rispetto a questa situazione che evidenzia come non ci sia nessuna differenza tra un braccio della morte e un carcere come Sulmona".

Qui sotto, la lettera inviata al guardasigilli Alfano.

Gentile Ministro,

qualche giorno fa un altro detenuto è morto nel carcere di Sulmona, overdose o suicidio sono le ipotesi, è il terzo dall’inizio dell’anno in quel carcere, il sedicesimo negli ultimi anni.Dati impressionanti che fanno sì che in particolare le sezioni della casa lavoro, dove avvengono la maggioranza dei suicidi, possano essere classificate come veri e propri bracci della morte.Un’affermazione forte ma vera, alla quale va posto rimedio con la sua immediata chiusura.I bracci della morte di Levingston nel Texas, o di San Quentin in California, fanno meno morti del carcere di Sulmona, nel carcere di Sulmona che la morte arrivi per impiccagione o con iniezione letale e non con scariche elettriche o che la morte non arrivi tramite il boia , ma tramite loro stessi che cambia?Chiudiamo quel braccio della morte, ristabiliamo un po’ di legalità e diritto dentro le carceri ed in particolare in quello di Sulmona.
Affermo queste cose, perché conosco molto bene il suddetto carcere che ho avuto modo di visitare tante volte negli ultimi anni, vada a verificare Lei in persona la situazione di quel carcere e poi vedrà che ciò che ho scritto non è una estremizzazione ma una constatazione della realtà.

Con cordialità

Giulio Petrilli
responsabile prov. Pd dipartimento diritti e garanzie


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