Il consigliere Marinucci punta ad aumentare i fondi per le autoclavi e migliorare la distribuzione idrica lungo la costa abruzzese.
La carenza d'acqua potabile lungo la costa abruzzese continua a rappresentare un problema critico, attirando l'attenzione delle istituzioni regionali. Il consigliere regionale Luciano Marinucci, del gruppo consiliare Marsilio Presidente, ha recentemente evidenziato la gravità della situazione durante un'audizione in Commissione di Vigilanza, sottolineando come la crisi idrica sia aggravata dai cambiamenti climatici e dalla riduzione delle piogge. "Credo che la carenza d'acqua sia un problema che riguarda tutta la costa," ha dichiarato Marinucci, aggiungendo che la Regione ha già affrontato la questione in diverse sedi istituzionali.
Negli ultimi cinque anni, il governo regionale ha stanziato 720 milioni di euro per affrontare questa emergenza, con 380 milioni destinati specificamente all'efficientamento delle reti idriche. "Gli interventi ci sono," ha affermato Marinucci, sottolineando tuttavia che la risoluzione completa della crisi idrica richiederà tempo. “Pensare di cambiare un sistema idrico integrato in un battito di ciglia è assurdo, soprattutto in una regione complessa come l'Abruzzo,” ha spiegato, riferendosi alla necessità di interventi strutturali a lungo termine.
Un elemento chiave per risolvere la crisi è rappresentato dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che dovrebbero consentire un miglioramento delle reti idriche entro il 2025, con l'obiettivo di recuperare fino a 300 litri al secondo di acqua attualmente dispersa. Marinucci ha rassicurato i cittadini di San Giovanni Teatino, uno dei comuni più colpiti dalle riduzioni di erogazione, spiegando che l’ACA (Azienda Consorziale Acquedottistica) sta operando in base a un calendario di interventi pianificati. "Non ci sono chiusure pomeridiane programmate, se non in alcuni casi alternati e sempre sotto monitoraggio," ha dichiarato.
Marinucci ha poi evidenziato l’importanza di rafforzare il sistema di stoccaggio idrico domestico. La legge regionale n. 26 del 2022 prevede già un contributo di 250 euro per l’installazione di autoclavi domestiche, ma il consigliere ha ritenuto questa somma insufficiente. "Il contributo attuale non risponde pienamente alle esigenze del territorio," ha spiegato, annunciando la presentazione di un emendamento per aumentare il sostegno economico a favore delle famiglie. "Sto proponendo un emendamento alla legge per far sì che questo contributo diventi adeguato alle spese reali, permettendo anche a chi ha partecipato al primo bando di ottenere un ulteriore supporto economico," ha dichiarato.
Particolare attenzione è stata rivolta alla situazione di San Giovanni Teatino, dove la riduzione delle risorse idriche non dipende dall’aumento della popolazione, ma piuttosto dal consumo delle zone artigianali e commerciali, che assorbono gran parte dell’acqua immagazzinata nelle cisterne. Marinucci ha precisato che uno studio condotto sui dati forniti dall’ACA ha rivelato questa disparità e ha anticipato che saranno valutate soluzioni per agevolare le attività artigianali con l'installazione di serbatoi adeguati. "Il nostro obiettivo è garantire una distribuzione più equa, intervenendo su questo sbilanciamento," ha sottolineato.
L'emendamento alla legge, secondo il consigliere, sarà presentato prima dell’approvazione del bilancio regionale, consentendo a chi ha partecipato al primo bando di ottenere ulteriori fondi per far fronte alle spese superiori al contributo iniziale. "Non è giusto che chi ha partecipato al primo bando resti escluso da ulteriori ristori," ha spiegato Marinucci, evidenziando la necessità di sostenere le famiglie che intendono dotarsi di impianti di stoccaggio adeguati.
L'iniziativa del consigliere si inserisce in un quadro più ampio di gestione della crisi idrica che non riguarda solo l'Abruzzo, ma l'intera nazione. L’attenzione si concentra ora su soluzioni strutturali di lungo termine, con l’obiettivo di garantire una gestione più efficiente delle risorse idriche e un miglioramento concreto della qualità della vita per i cittadini.