Carenze idriche a Pescara e misure di intervento

07 Agosto 2012   09:02  

“Continueremo a monitorare almeno sino a questa notte la situazione dell’emergenza idrica a Pescara, dopo le chiusure operate dall’Aca per i lavori di allaccio della condotta di Bussi al raddoppio dell’acquedotto Tirino, chiusure che hanno lasciato a secco i rubinetti di mezza città. Centinaia le chiamate giunte in mattinata ai centralini della Polizia municipale da parte dei residenti del quartiere Fontanelle e del rione Colli per chiedere informazioni circa il ripristino della rete, anche se nessuno ha avuto bisogno, almeno sino a ora, della consegna di acqua a domicilio. Tutti i cittadini sono stati opportunamente informati dal Comune tramite il passaggio della vettura con l’altoparlante,  e tramite l’apposizione degli avvisi, permettendo a tutti di fornirsi di una minima scorta personale per superare le ventiquattro ore di difficoltà. Nel primo pomeriggio anche le telefonate sono cessate, segno che la situazione va forse verso la normalizzazione. Ma lo stato d’allerta proseguirà sino a notte fonda; ma se l’emergenza va rientrando, non intendiamo chiudere qui la polemica circa la mancata programmazione di un intervento che non poteva e non doveva essere realizzato in piena estate, con migliaia di persone senz’acqua nella settimana più calda dell’estate. Non riteniamo accettabile doverci accontentare di ricevere un fax dall’Aca con il quale ci si comunicano lavori enormi dall’oggi al domani, senza alcuna consultazione preventiva e peraltro senza neanche averci messo a disposizione mezzi e strumenti per sopperire alle carenze. Oggi solo il Comune di Pescara ha messo a disposizione interi bancali di acqua minerale pronti per essere consegnati a cittadini in difficoltà, dall’Aca non siamo riusciti ad avere neanche un’autobotte, una situazione paradossale e inaccettabile di cui chiederemo conto all’Azienda e ai suoi vertici”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia che con l’assessore alla Protezione civile Berardino Fiorilli ha continuato a seguire nella giornata odierna l’emergenza idrica in corso. 

“Esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà a tutti i miei cittadini che oggi sono rimasti senz’acqua per cause indipendenti dalla volontà dell’amministrazione comunale e di cui chiederò conto all’Aca – ha ribadito il sindaco Albore Mascia -. Giudico inaccettabile e imperdonabile la scelta operata dall’azienda di effettuare un’opera tanto importante, quanto il potenziamento di una rete, in piena estate, addirittura il 6 agosto, con il solleone che sta facendo boccheggiare tutta la città e con Pescara altri 13 Comuni, e migliaia di persone senza neanche la possibilità di farsi una doccia per avere un po’ di refrigerio. Quello odierno non era un intervento improvviso determinato da una rottura di una qualche condotta, ma era un’operazione perfettamente programmabile in altri momenti dell’anno, anzi era un intervento che andava eseguito casomai in primavera proprio per garantirci un’estate serena. E la cosa ancora più sconcertante è la tranquillità con la quale l’Aca continua a chiudere rubinetti, a lasciare intere città senz’acqua, senza neanche preoccuparsi di offrire delle alternative, come delle autobotti nelle località in sofferenza, per garantire alle famiglie almeno un minimo approvvigionamento idrico per le piccole mansioni domestiche. Evidentemente all’Aca qualcuno ha dimenticato che l’acqua è un bene primario e  che come tale i cittadini, tutti i cittadini, che regolarmente pagano le bollette, non ne possono essere privati. Oggi la nostra prima preoccupazione è stata quella di garantire l’opportuna assistenza ai cittadini, soprattutto quelli residenti a Fontanelle, che dalle 9 si sono ritrovati completamente all’asciutto, e anche quelli delle zone più alte dei Colli, come via Valle Fuzzina, strada Mambella e via Valle Ferzetti, che come sempre hanno sofferto una giornata difficilissima. Ma nel frattempo i nostri uffici si stanno già attivando per capire cosa stia accadendo agli uffici tecnici dell’Aca dove è evidente che c’è qualcosa che non funziona e che fa compiere scelte folli e incomprensibili. L’Aca chiede ai Comuni maggiori controlli sugli eventuali utilizzi impropri dell’acqua, che qualcuno ancora impiega per lavare le auto o innaffiare i giardini: Pescara sta già effettuando tali controlli e, nei casi di violazioni, abbiamo anche comminato multe, ma certamente l’errore di pochi non giustifica il disagio inflitto alla moltitudine”. Sul fronte dell’emergenza “già dalle prime ore del mattino – ha riferito l’assessore Fiorilli – abbiamo mobilitato il Centro Operativo comunale della Protezione civile per garantire la massima assistenza a chiunque ne avesse bisogno. E nella mattinata le telefonate giunte ai centralini della Polizia municipale sono state circa un centinaio, tutte provenienti dai Colli e da Fontanelle. In tutti i casi si trattava di cittadini che lamentavano il disservizio, e chiedevano informazioni circa l’orario previsto per il ripristino dell’acqua nelle condotte. Molti non avevano l’autoclave nel condominio, quindi sono rimasti subito all’asciutto. In nessun caso ci è stato chiesto di intervenire con l’eventuale consegna di acqua minerale a domicilio e i cittadini, rassicurati circa la nostra presenza e mobilitazione, hanno detto di essere sufficientemente forniti per le prime ventiquattro ore di emergenza. La situazione si è tranquillizzata nel primo pomeriggio, intorno alle 14, ovvero in coincidenza con la riattivazione dei pozzi e la riapertura delle condotte, che pian piano sembra stia riportando acqua nelle case, facendo cessare le telefonate. Ovviamente il Coc resterà aperto e operativo anche nella prossima notte pronti a intervenire in caso di emergenza sperando di poter dimenticare presto anche questa brutta pagina di amministrazione della risorsa idrica”.

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore