Caro dottor Letta ti scriviamo...

Tasse nel cratere

10 Dicembre 2009   12:15  

Scrivono in una nota congiunta inviata al sottosegretario di Stato Letta, e per conoscenza al Capo della Protezione civile Bertolaso e al presidente della Regione Abruzzo i segretari generali regionali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Agci, Ance, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confindustria, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Cconfartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti , Legacoop.


Egregio Dottore,

il dramma che ha colpito l'Abruzzo, e segnatamente il comprensorio di L'Aquila, capoluogo di Regione, è stata affrontata dal Governo e dalla Protezione Civile al meglio, pur nella difficoltà di una situazione veramente complessa e difficile.

Resta però da affrontare con altrettanta urgenza e decisione una seconda fase che per il futuro dell'Aquila è forse ancor più impegnativa e metterà a dura prova le capacità di Governo e di progettualità del nostro sistema politico nazionale e di tutta la classe dirigente regionale.

Evidenziamo peraltro come da parte della  popolazione locale ci sia la volontà decisa di affrontare la ricostruzione senza richieste assistenziali e nel quadro di un progetto strategico altamente innovativo e virtuoso, tale da porsi come modello di riferimento a livello nazionale. In quest'ottica, peraltro, la rinascita del comprensorio aquilano costituisce certamente una occasione unica di traino  per la ripresa e la crescita dell'intera regione.

D'altra parte, oggi, L'Aquila e i borghi circostanti sono "entità fantasma", nonostante gli sforzi del Governo per ridare una sistemazione abitativa alle popolazioni.
Si inizia, peraltro, anche ad avere la sensazione che l'attenzione su questo dramma cominci ad allentarsi e che alcune premesse fondamentali per la ripresa, quali la concessione della zona franca e la proroga degli sgravi contributivi e fiscali -con restituzione ritardata e diluita nel tempo come avvenuto nella precedente esperienza dell'Umbria e delle Marche- stiano venendo meno.

Se così fosse, evidentemente, ogni sforzo finora fatto e qualsiasi speranza futura sarebbero vanificate e frustrate.
Ma non vogliamo crederlo e non vogliamo credere che il Governo e il Presidente del Consiglio vogliano venir meno agli impegni più volte annunciati.

In tal senso, peraltro, accogliamo con soddisfazione, ma ancor più con speranza, le rassicurazioni rilasciate da Lei e dal Sottosegretario Guido Bertolaso circa una soluzione positiva del problema.
Allo stesso modo, però, non possiamo nascondere una grande e cocente delusione per la mancata previsione di finanziamento all'interno della Finanziaria, così come al momento definita, e per i ritardi comunque accumulati per la eventuale soluzione della questione, che rischiano di compromettere il necessario ed auspicato clima di fiducia che deve esserci fra Governo e Territorio.
 
Non possiamo pertanto, che appellarci a che da una parte venga formalizzata e resa attuativa al più presto la Zona franca urbana per L'Aquila e, dall'altra, che vengano prorogati, rigorosamente per il solo cratere sismico, i benefici fiscali e contributivi concessi all'indomani del sisma del 6 aprile scorso, così come avvenuto in Umbria e nelle Marche.
Quest'ultimo aspetto, come sa, è particolarmente urgente perché legato alla approvazione della Finanziaria. Un provvedimento in tal senso, del resto, è inoltre comunque indifferibile in quanto legato agli adempimenti fiscali e previdenziali che le imprese devono ottemperare entro il 15 dicembre prossimo.

Nel merito non possiamo che ribadire quanto il beneficio degli oneri fiscali e contributivi costituisca, come dimostratosi in qualsiasi esperienza virtuosa di sviluppo, un fattore essenziale -e nel nostro caso vitale- per la ripresa: la loro immediata cessazione avrebbe effetti devastanti non solo da un punto di vista strettamente economico (investimenti e consumi) ma anche morale, in una situazione in cui cittadini e imprese stentano ad immaginare un futuro in un contesto che, come sa, è al momento veramente desolante in termini di vivibilità e attrattività.    

Quanto ciò evidenziato, siamo quindi a chiederLe ancora una volta il Suo personale, autorevole e partecipato intervento e la disponibilità ad un incontro per l'esame della situazione.

Certi della Sua comprensiva attenzione, restiamo fiduciosi in un positivo accoglimento delle nostre richieste.

Cordialità.


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