Carpineta: non stiamo stabilizzando i portaborse

10 Novembre 2010   19:00  

"La deliberazione del Consiglio regionale in materia di precari non fa altro che confermare la linea dell'assessorato e del governo regionale". Lo ha detto l'assessore al Personale, Federica Carpineta, all'indomani della votazione in consiglio regionale della legge di variazione di bilancio che disciplina la situazione del personale precario della Regione Abruzzo.

"La legge - spiega meglio l'assessore Carpineta - non fa altro che indicare quello che la Giunta sta cercando di fare: predisporre atti amministrativi per arrivare a bandire concorsi pubblici, a tempo determinato ed indeterminato, che prevedano la tutela del lavoro flessibile attraverso la valorizzazione delle esperienze maturate in regione nei limiti e nelle modalita' previste dalla legge".

L'assessore al Personale chiarisce poi un aspetto importante della norma votata ieri. "Va precisato che non e' stata prevista alcuna stabilizzazione del personale impiegato nei gruppi consiliari e nelle segreterie politiche. Non e' prevista, anzi e' espressamente esclusa da una consolidata legislazione. Nella Regione Abruzzo non ci sara'.

Se dovesse esser necessario, verra' presentato ed approvato subito un provvedimento di legge chiarificatore. Ma di questo, ovviamente si occupera' il Consiglio".

Dopo questo passaggio, aggiunge l'assessore Carpineta, "attendo gli atti amministrativi che verranno predisposti ed approvati dalla Giunta regionale per dare soluzione ad un problema che, giova ripeterlo, deve tener conto di tre aspetti: la vicenda personale dei lavoratori flessibili, le attese dei giovani in cerca di occupazione, l'interesse della nostra comunita' regionale di avere una macchina amministrativa preparata ed efficiente".

Affrontato l'aspetto tecnico-legislativo, l'assessore chiarisce anche la posizione politica. "Il testo presentato in Consiglio - sottolinea - non e' stato affatto copiato da quello elaborato dal Pd.

Il testo e' stato completamente rielaborato, seguendo le indicazioni legislative vigenti, tenendo a base quello che era stato elaborato nel corso dell'incontro con i sindacati, al quale fattivamente hanno partecipato i rappresentanti dei gruppi consiliari di Pdl e Pd.

Questo testimonia che e' stato fatto un percorso costruttivo per arrivare a soluzioni chiare e non soggette ad impugnazioni, in quanto nessun dirigente, tra l'altro, avrebbe mai messo mano a propri provvedimenti sapendo che sarebbero stati basati su una legge, quale quella pensata dal PD, impugnabile.

Senza quel percorso avremmo forse avuto un testo di legge da spendere per propaganda, ma nessun atto concreto e duraturo: quindi una beffa. Ecco perche' ritengo - conclude Federica Carpineta - inaccettabile la polemica sollevata da chi, come il capogruppo Camillo D'Alessandro, a quel percorso, positivo e costruttivo, ha partecipato".

 


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