Carriole con domande e Mayday al parco del Castello

30 Aprile 2010   14:43  

Domenica 2 maggio le carriole si daranno appuntamento alle 9.30 alla Fontana Luminosa, da dove partirà una “processione di domande” lungo il centro storico della città. ''Tutti i cittadini - spiegano gli rganizzatori dei comitati - sono invitati a partecipare, scrivendo le loro domande più urgenti, pressanti, dolenti, quelle che pensano di condividere con i loro concittadini, su dei cartelli, che le carriole si incaricheranno di portare fino al Presidio di piazza Duomo, ormai centro e ritrovo degli aquilani che non vogliono essere ricostruiti, ma vogliono ricostruirsi a partire dai loro bisogni''. Dopo il corteo e l’arrivo in piazza Duomo, il lavoro della mattinata proseguirà con lo sgombero delle macerie in piazzetta di S. Biagio.

E nel fine settimana torna a L'Aquila come ogni anno il Mayday, la Festa del non lavoro al parco del Castello. A seguire il programma e una presentazione dell'iniziativa in rime 

MAY DAY 2010


Sabato 1 Maggio

Pomeriggio: dibattiti su
Lavoro e società sotto il peso della crisi economica
Le crisi del cratere
Disoccupazione e precarietà

Ore 20 - MOTA SEMPER - Acoustic show
Ore 21 - COMPAGNIA AQUILANA DI CANTO POPOLARE
Ore 22 - FINTI ILLIMANI (Musica Popolare - Napoli)

Domenica 2 Maggio

Pomeriggio: dibattiti su
- Scuola Università Ricerca
- La ricostruzione sociale e il futuro economico dei Borghi dell'Aquilano
- Riconversione oltre la ricostruzione
- La precarietà dei migranti nel cratere
- Lavoratori Gran Sasso Impianti e Turismo

Ore 21 - DABADUB SOUND SYSTEM Opening Dj Set
Ore 22 - ANONIMA CREW & ZONA ROSSA (AQ Rap)


ALLA FESTA DEL NON LAVORO


Nel primo maggio dei lavoratori,
oggi può festeggiare poca gente:
tra licenziati, espulsi dai lavori,
tirocinanti e qualche intermittente,

subordinati, nonchè cassintegrati
interinali, flessibili, migranti,
inoccupati o desalarizzati…
cari signori miei, non si va avanti!

Son già tant'anni che cresce la protesta,
facendo burla e celia ai sindacati,
chiediamo aiuto, ma il problema resta:
sogni e bisogni sempre calpestati.

E c'è lo studio, i mezzi di trasporto,
bollette, tasse ed il mensile affitto
e c'è la spesa e tutto che va storto,
viver bisogna… e vivere è un diritto.

Ormai la rarità è chi lavora
con busta paga fissa e regolare,
non solo la pensione a noi ci sfiora,
ma manco ci si fa oggi a campare,

Per cui alle nozze più non si convola,
partorire i figli inconcepibile,
sprecati tutti gli anni della scuola,
a casa con la mamma in pianta stabile.

In un contesto di guerra preventiva,
l'unico posto offerto dallo stato,
e non abbiamo altra alternativa,
è una divisa, un arma o un carrarmato!

Così, senza un lavoro certo e sicuro,
tempo precario e reddito mancante
ma quale economia, quale futuro?
Qui di parole, ahimè, ne fanno tante.

Mentre si disquisisce in parlamento,
e sembrano voler dir "non disturbate"
la verità, qui fuori, è che si vive a stento,
e se protestiamo ci prendono a mazzate!

Abbiam voluto quindi organizzare,
per reclamare dignità e salario,
due giorni pieni per comunicare
con chi ogni giorno vive da precario.

Dunque venite, è tempo di parlare,
di smantellare ormai questo modello,
e stare insieme, ridere, giocare
che si fa festa al Parco del Castello!

(amb 2003)


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