Cartella esattoriale con beffa per gli ex-lavoratori Flextronics

Tasse fino a 10mila euro per un errore

27 Marzo 2008   14:06  

Sembra uno scherzo, o il più beffardo epilogo di una vertenza durata anni e lastricata di sconfitte, quello che accade in questi giorni i 500 ex-lavoratori della Flextronics dell'Aquila, ora in cassa integrazione a 600 euro al mese, oppure in pre-pensionamento a 1.000 euro.
L’Agenzia delle entrate ha inviato inviato infatti nei giorni scorsi, cartelle esattoriali con importi che variano dai 3.000 ai 10.000 euro, tasse sugli incentivi all'esodo, il cosiddetto trattamento di fine rapporto, che gli ex-operai dovranno pagare entro 60 giorni. Importi stratosferici e assolutamente non alla portata di lavoratori in gran parte sotto la soglia della povertà, dovuti, denunciano i sindacati, ad un macroscopico errore di calcolo sui modelli 770, da parte del liquidatore della società.

In realtà la questione era già nota da Novembre, e i sindacati avevano richiesto l'intervento dell'Agenzia delle entrate, ma le cartelle esattoriali sono arrivate lo stesso, e per di più maggiorate del 30%. Oggi alla Caaf della Cgil è stato un via vai di ex lavoratori venuti a chiedere spiegazioni. Già vittime delle spietate leggi del mercato che li hanno espulsi dal ciclo produttivo, ora rischiano di ritrovarsi nel tritacarne della burocrazia. Tace la politica locale impegnata in campagna elettorale.

Al microfono di abruzzo24ore.tv il sindacalista Cgil Daniele Selli promette battaglia

FT


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