L'offensiva anti prostituzione della Polizia di Ancona, ha portato alla scoperta di una casa d'appuntamento gestita da marito e moglie, entrambi di origini pugliesi, i due, erano a capo dell'organizzazione smantellata dai poliziotti della squadra mobile di Ancona al termine di due anni di indagini.
«Vishudda» il nome dell'operazione che ha portato ieri all'arresto di entrambi, accusati di sfruttare sessualmente ragazze italiane impiegate in nove centri massaggi, tutti sotto sequestro, tra Ancona, Ravenna, Mantova, Rimini, Ascoli Piceno, Pescara, Barletta e Bologna.
I due, accusati di concorso in induzione alla prostituzione, attraverso annunci di offerte di lavoro a tempo indeterminato su siti internet, procacciavano ragazze italiane che venivano successivamente indotte a prostituirsi, dopo un adeguato addestramento impartito all'interno di centri massaggi, dagli stessi promotori dell'attività.