Casa dello Studente anche a Pescara

17 Settembre 2007   18:14  
di Giovanni Di lacovo* Ogni sede universitaria ha la funzione, non marginale, di un´interlocuzione costante e positiva con il territorio in cui sorge, fulcro di un reciproco arricchimento umano e culturale. L´integrazione dell´Università "D´Annunzio" di Pescara nei processi di sviluppo che in questi anni stanno caratterizzando la nostra città è, attualmente, troppo labile e intermittente. La futura riconversione dell´area di risulta, di ben otto ettari, dove sorgeva la vecchia stazione di Pescara Porta Nuova, apre degli scenari che potrebbero condurre a un rilancio della nostra Università che la renderebbe un polo tra i più moderni, completi e funzionali d´Italia. Un rilancio che voglia davvero porre l´Università al centro delle relazioni della nostra città (e oltre) deve partire dall´individuazione di una moderna e polivalente Casa dello Studente. I benefici per la città non sarebbero di poco conto. L´importo degli affitti delle case a Pescara aumenta oggi senza controllo perché la richiesta di alloggi è altissima rispetto alla ricettività della città. Ne consegue un forte disagio sia per lo studente che non può permettersi una stanza che costi 250 euro al mese che anche per quelle famiglie e singoli residenti a Pescara che vivono in affitto. Innalzandosi complessivamente l´affitto di un appartamento oltre i 500 euro mensili, molte famiglie sono costrette a spostarsi in provincia perché non possono più sostenere i costi della città universitaria. Tutto questo alimenta una speculazione edilizia con ovvie conseguenze su tutti i cittadini. La Casa dello Studente è espressione dei principi che regolano il diritto allo studio, principi bene applicati dall´Università de L´Aquila che dispone di due Case dello Studente con un ammontare di 158 posti letto. Principi molto male applicati, invece, se ci rivolgiamo al fatiscente scheletro che dal 1982 incombe sul campus di Chieti, che avrebbe dovuto svilupparsi in una Casa dello Studente. La Regione stanziò a questo fine un miliardo di lire tramite legge regionale del 3 settembre 1982 n.72 e ben altri due miliardi di lire tramite L.R. 15 novembre 1989 n.85. Tale edificio, mai ultimato e in costante decomposizione, sarà presto demolito con un ulteriore spreco di denaro. Pescara ha, invece, una grande occasione davanti, e dobbiamo lavorare sin da ora, creando trasparenti sinergie, affinchè non la perda. La Casa dello Studente, che già oggi potrebbe essere individuato in edifici o aree della Città, dovrà ospitare, oltre ai dormitori, anche spazi per attività culturali polivalenti. Penso a una sala prove per i tanti gruppi musicali giovanili e a un laboratorio teatrale per la compagnia universitaria, i Merry Devils, che da oltre 15 anni coinvolgono studenti (e docenti) in partecipatissime rappresentazioni teatrali. Pescara sta crescendo molto e da molti punti di vista. Se è vera la vocazione europea della nostra città e le conseguenti aspettative, Pescara merita un rilancio del suo polo universitario. Pescara merita una moderna e polivalente Casa dello Studente. * Coordinatore del Circolo Ssinistra Democratica di Pescara

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