Case ad "amici", passa in consiglio il dossier su presunte assegnazioni truffa

Salvatore (PD): "Errori commessi da tutte le giunte"

04 Giugno 2014   12:01  

Sarebbero ben 16 i "furbetti" che, secondo la commissione speciale controllo e garanzia costituita a seguito dello scoppio del caso D'Agostino, sarebbero stati beneficiari tra il 2011 ed il 2013 di assegnazioni anomale di alloggi popolari.

Nello specifico, tali soggetti avrebbero goduto di assegnazioni viziate, secondo le conclusioni cui sembra giunta la commissione, da "eccesso di potere per disparità di trattamento e/o manifesta ingiustizia, laddove lo stato di emergenza abitativa in cui versavano taluni beneficiari era da considerarsi meno grave di quello di altri richiedenti".

La relazione è passata nella seduta di ieri del consiglio comunale con 20 voti favorevoli e 5 astenuti, tra cui l'ex assessore alle Case Popolari durante la passata giunta Ricci, Bassam El Zohbi. Tali assegnazioni, in altri termini, sarebbero state concesse in maniera quantomeno sospetta, in un contesto che vedrebbe protagonista l'ex assessore alle Politiche della casa Ivo D'Agostino, recentemente rinviato a giudizio con l'accusa di aver chiesto sesso in cambio di alloggi, ma non solo lui.

Concetto espresso con chiarezza dal consigliere PD Gabriel Salvatore, secondo cui "tutte le assegnazioni di alloggi eseguite finora dalle giunte comunali sono illegittime per incompetenza, in quanto dovrebbe essere il dirigente a determinare chi ha diritto o meno ad una casa popolare".


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