Case popolari, dalle istituzioni un assordante silenzio

Quattro domande a Regione, Province, Comuni

05 Febbraio 2010   09:44  

GLI ALLOGGI DI PROPRIETA' DELLE ATER SONO UN PATRIMONIO DEI LAVORATORI DIPENDENTI IN QUANTO REALIZZATI CON I CONTRIBUTI EX-GESCAL PRELAVATI DIRETTAMENTE DALLA BUSTA PAGA E CON I CANONI DI LOCAZIONE PAGATI DA TUTTI GLI ASSEGNATARI

In Abruzzo 1.500 miliardi di vecchie lire (750 milioni di Euro) dei fondi GESCAL sono stati trasferiti alla Regione per la realizzazione di alloggi di Edilizia Popolare, Convenzionata e Agevolata, programmati dal "Piano decennale Casa" 1978-1998.

Altri ingenti risorse sono state assegnate e "riassegnate" alla Regione, agli IACP ed ai Comuni , ma questi non sono riusciti ad utilizzarli nemmeno per la normale e ordinaria manutenzione e per la messa in sicurezza antisismica degli alloggi affidati alla loro gestione e amministrazione.

Le abitazioni di Edilizia Residenziale Pubblica realizzate in Abruzzo con i fondi ex-GESCAL versati dai lavoratori dipendenti e dai pensionati sono così distribuite:

  • ATER: n. 20.348 delle quali: Provincia di L’Aquila: 6.874; Provincia di Chieti: 5.146; Provincia di Pescara: 5.556; Provincia di Teramo: 2.772

  • Comuni: n. 4.259 (le cosiddette “Case Parcheggio”);

  • Cooperative e Consorzi: n. 23.784 (Edilizia Pubblica convenzionata, agevolata, contrattata, e con contributi prima casa);

  • Enti vari a partecipazione pubblica: n. 2.376 (Inail, Inps, Inpdap, Incis, Banche e Istituti Assicurativi e di Credito).

CIRCA IL 60% DI QUESTI EDIFICI SONO STATI REALIZZATI IN ZONE DICHIARATE SISMICHE - DI PRIMA E SECONDA CATEGORIA:

 

  • perchè nessuno, nemmeno la Regione, le Province, i Comuni e le Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori e dei Pensionati, hanno preventivamente “controllato e verificato” SE QUEGLI EDIFICI FOSSERO STATI O MENO REALIZZATI NEL RISPETTO DI TUTTI I CRITERI ANTISISMICI?

  • Come mai “nessuno”, nemmeno i Consiglieri regionali competenti per la “vigilanza” e meno che meno le strutture di supporto degli Assessorati regionali, Provinciali e Comunali ai Lavori Pubblici, alla Politica della Casa ed alla Protezione Civile, hano fino ad ora, dopo 10 mesi dal terremoto, “speso una parola” in merito alla situazione attuale, ai danni subiti ed ai rischi incombenti relativi alla Edilizia Residenziale Pubblica?

  • Perchè le Oraganizzazioni Sindacali dei Lavoratori ed i loro Sindacati Inquilini di riferimento, stanno facendo “orecchie da mercante” rispetto agli appelli, agli allarmi ed alle denunce del Mia Casa e dagli Inquilini e Assegnatari dei Comuni del cratere colpiti dal terremoto e di quelli fuori del cratere “direttamente a rischio sismico”?

  • È possibile che tutti questi soggetti istituzionali, sindacali e di controllo, abbiano qualche cosa da nascondere rispetto alle loro “responsabilità” pregresse di gestione e amministrazione del patrimonio abitativo pubblico regionale e dei comunbi e per la mancata “prevenzione del rischio sismico” e, in ogni caso, di “riduzione del danno” rispetto a possibili e preannunciati eventi sismici di particolare intensità?

E' PROPRIO A QUESTE DOMANDE CHE TUTTI NOI ATTENDIAMO DA DIVERSI MESI UNA RISPOSTA “CHIARA E DISTINTA”: speriamo che, ancora una volta, non arrivi troppo tardi per “provvedere” in tempo CON INTERVENTI CONCRETI e non con chiacchiere e promesse mai mantenute!

 

Pio Rapagnà, coordinatore movimento Mia Casa d'Abruzzo


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