Case popolari di Preturo: la rabbia dei terremotati di serie B

Prima E poi A ora a rischio crollo

22 Dicembre 2009   15:39  

AGGIORNAMENTO - Mentre altrove le autorità sono occupatissime a tagliare nastri, visitare presepi  e a scambiarsi auguri e pacche sule spalle, sotto le attente telecamere del Tg5,  i terremotati delle case popolari di Preturo dovranno trascorrere un Natale molto amaro. A seguito del sisma del sei aprile dopo i controlli dei tecnici della Protezione civile, le palazzine erano state classificate dapprima tutte "E", ovvero gravemente danneggiate, oppure ''B'', lievemente danneggiate, poi, a seguito di ulteriori controlli, parte di esse sono tornate magicamente agibili.cioè classificate ''A''.

Ora, clamorosamente, a seguito di alcuni approfonditi controlli voluti opportunamente dal commissario ATER Piergiorgio Merli, è venuto fuori che le palazzine classificate "A" del complesso di Preturo, sarebbero invece a rischio crollo, per gravi lesioni alle fondamenta, per la pessima qualità del cemento utilizzato, per problemi idrogeologici. Sembra essere così imminente un'ordinanza di sgombero.

Ci sono pertanto famiglie terremotate, come quella della signora Gina, che dopo mesi in tendopoli è stata fatta rientrare nel suo appartamento dichiarato agibile, che ora risulta essere pericolante, e dovrà essere evacuata nuovamente. La signora Gina ci ha fatto vedere le crepe che attraversano i muri della sua casa. Non sono certo rassicuranti, ma la signora Gina non poteva che fidarsi, epoi non aveva certa altre alternative. E faceva male, in casa sua, insieme ai figli, ha rischiato la vita.

C'è poi il caso di una coppia di anziani, che non hanno voluto rilasciare interviste: loro prima sono stati in tendopoli, in quanto la palazzina Ater dove abitavano era stata classificata ''E''. Hanno ottenuto così un appartamento del progetto CASE a Cese di Preturo. Poi ad un nuovo controllo, la loro palazzina è stata giudicata agibile, e loro  hanno perso il diritto all'appartamento CASE, e hanno dovuto traslocare di nuovo a Preturo. Ora la la loro palazzina dovrà forse essere abbattuta, e loro non sanno che fine faranno questa volta.

C'è poi il vicino di casa della signora Gina, disabile sulla sedia a rotelle, dirimpettaio della signora Gina. Lui è stato per mesi in una clinica, dice che la sua palazzina è sicura, parola di ex-muratore, e non se ne vuole andare. ''Non sono un manichino, che mi possono mandare qua e là'', protesta in un comprensibilissimo sfogo.

Infine nel complesso di Preturo c'è un terremotato di serie 'B'', nel senso che la sua casa è stata classificata ''B'', ovvero lievemente danneggiata, ''e con le colonne spezzate'', tiene a sottolineare sarcasticamente. Infatti vive da mesi in una roulotte, fuori casa sua, dove non può comunque rientrare, perchè sarebbe pericoloso e rischierebbe una denuncia penale. In qualità di ''lievemente terremotato'', non ha diritto ad un appartamento del piano CASE, come altre migliaia di aquilani. Ora è lui a voler fare denuncia contro i tecnici della Protezione civile, che a suo dire avrebbero sbagliato le verifiche.

Gina, il suo vicino di casa, il terremotato di serie 'B'': chiari esempi di come la qualità della vita sia aumentata a L'Aquila dopo il terremoto del 6 aprile,  parola degli esperti del Sole24ore.

Filippo Tronca

 

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