Case popolari: inizio lavori e certificato antisismico

Le richieste a Pio Rapagnà

16 Settembre 2009   17:03  

Molti inquilini delle case popolari del cratere si apprestano tornare nei loro appartamentini classificati A, che sono 2200 circa su 4mila. Molto bene, commenta Pio Rapagnà, del sindacato degli inquilini mia Casa , occorre però ora fare vera prevenzione, e garantire la sicurezza anche agli assegnatari di case popolari. Occorre cioè un certificato antisismico che attesti sulla scorta di specifiche analisi tecniche, il grado di resistenza dei fabbricati secondo i requisiti propri di un territorio quello abruzzese quasi tutto ad alto rischio sismico. E a tal fine occorre istituire un tavolo di verifica partecipata di cui facciano parte anche gli assegnatari.

Rapagnà ha poi espresso soddisfazione per l'Ordinanza che consente al presidente della Regione Gianni Chiodi di avvalersi delle Ater per avviare le riparazioni dei 1800 alloggi popolari danneggiati in modo più o meno grave dal sisma. Certo, i 150 milioni di euro stanziati potrebbero non bastare, si pensi che gli alloggi popolari classificati E, ovvero gravemente danneggiati, ad una prima stima risultano essere ben 900. Però ora si possono aprire i cantieri e non è poco.

 


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