Casematte e Asl: è polemica

Spazi sociali

21 Maggio 2010   12:03  

Il consigliere regionale di Rifondazione Comunista  Maurzio Acerbo e il consgliere comunale sempre del Prc
prendono le difese delle Casematte, in odore di sgombero a seguito delle dichiarazioni del direttore generale della Asl Giancarlo Silveri.

''Le dichiarazioni del direttore generale della ASL Giancarlo Silveri - scrivono in una nota di due esponenti politici - apparse su alcuni organi di stampa sono inaccettabili.
Il "manager" preannuncia lo sgombero delle CaseMatte, cioè l'ex-baretto dell'ex-ospedale psichiatrico di Collemaggio, che i giovani del 3e32 hanno trasformato in questi mesi in un prezioso punto di riferimento sociale e culturale.
Ricordiamo che il 3e32 occupò la struttura dandone comunicazione all'allora "manager" Marzetti che, prima di essere dimissionato, aveva intrapreso una procedura per legittimare sul piano amministrativo l'utilizzazione di uno stabile abbandonato per fini sociali.
L'occupazione rimane "abusiva" perché il manager nominato dal centrodestra non ha attivato nessuna procedura per la regolarizzazione di CaseMatte.
E' gravissimo che Silveri invece di procedere alla regolarizzazione di un'esperienza nata, vorremmo ricordarlo dentro l'emergenza post-terremoto, abbia presentato un esposto alla magistratura richiedendo lo sgombero.
Ci domandiamo se Chiodi, Giuliante, Ricciuti, De Matteis e il resto degli sponsor di Silveri siano a conoscenza della decisione del "manager".
Chiediamo l'immediato intervento del Sindaco e della Giunta Regionale per bloccare un'iniziativa liberticida e priva di senso in una città che dopo il terremoto soffre per la perdita dei luoghi della socialità e dell'aggregazione.

A seguire il comunicato stampa del comitato 3e32

''Quando la popolazione si mobilita, le istituzioni sono costrette a rispondere.

L'ennesima riprova, dopo quella delle macerie, viene dalla questione dell'utilizzo dell'area dell'ex ospedale psichiatrico di Collemaggio.
Dopo la manifestazione di domenica, che chiedeva la restituzione alla città di quell'area strategica a rischio speculazione e vendita a privati, in un intervista al Messaggero il manager della Asl, dott. Silveri assicura che sarebbero in corso trattative tra la stessa Asl, il Comune e l'Università per un utilizzo pubblico dell'area.
La notizia non può che far piacere a tutti gli aquilani affezionati a quella collina, patrimonio collettivo e strategico di tutta la cittadinanza.
Visto che delle varie rassicurazioni da un anno a questa parte abbiamo imparato a non fidarci vorremmo innanzitutto avere conferma dal Sindaco Cialente e dal Rettore Di Orio dell'effettiva esistenza di dette trattative.

Essendo accordi tra enti pubblici, e non privati, sollecitiamo la massima trasparenza in merito informando la popolazione passo dopo passo sull'evoluzione della trattativa. Per esempio a che punto si è arrivati? Quali sono i nodi da dirimere? Quando è previsto il prossimo incontro? In quanto tempo si stima che si possa giungere a una conclusione?
Visto che si parla di uno spazio pubblico la popolazione dovrebbe essere partecipe del dibattito sull'utilizzo futuro di quell'area.

La settimana scorsa presso le "Casematte" si è svolto un incontro proprio su questo argomento alla presenza della dott.ssa Maria Grazia Giannichedda, una delle ispiratrici a suo tempo della legge 180 (Legge Basaglia) sul riutilizzo delle aree degli ex-manicomi. Il dott. Silveri invitato non si è presentato e questo certo non è stato un bel segnale.
L'incontro è solo una delle centinaia di iniziative (si, centinaia) di carattere culturale e sociale che il 3e32 ha organizzato da quel maledetto aprile 2009 prima al Parco Unicef e poi presso le "Casematte" a Collemaggio.

Uno spazio pubblico aperto a tutti, tra i pochi spazi di socialità oltre i centri commerciali.
Uno spazio pubblico ormai apprezzato in tutto Italia, completamente autofinanziato.
Uno spazio pubblico fondamentale per il confronto di idee e progetti, motore propulsore per la partecipazione dei cittadini alla ricostruzione dei propri territori.
Uno spazio pubblico necessario per dare una speranza al futuro.
E il nostro futuro va difeso e lo difenderemo con la massima determinazione.''

 

 


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