Caso De Fanis, la Zingariello "scarica" l'ex assessore e parla davanti al pm

La segretaria: "Ero una esecutrice di ordini"

22 Novembre 2013   09:18  

Lunedì mattina, al pari dell'ex assessore alla Cultura Luigi De Fanis, aveva scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, ma Lucia Zingariello ci ha ripensato ed ha deciso di sottoporsi ad interrogatorio da parte dei magistrati.

La segretaria 34enne, originaria di Taranto ma residente a Guardiagrele, ha infatti acconsentito a rispondere a dire ciò che sa sulla faccenda che la vede indagata per concussione, truffa e peculato, e per circa due ore, accompagnata dal suo legale Umberto Del Re, ha risposto alle domande del pm Guseppe Bellelli, di fatto scaricando qualsiasi responsabilità su De Fanis, fornendo del duo composto da lei e dall'ex assessore un'immagine assai distante da qella della coppia che, secondo l'accusa, ha condotto con affiatamento varie richieste di tangenti.

In sostanza, la Zingariello ha asserito di essere stata una mera esecutrice di ordini, nè sarebbe stata sua l'idea di utilizzare un'auto della Regione per spostamenti personali (da cui l'accusa di peculato), o sarebbe  da addebitare a lei l'iniziativa di chiedere la tangente ad Andrea Mascitti, il musicista ed imprenditore di Orsogna dalle cui denunce è partita l'inchiesta.

E, soprattutto, pur ammettendo di aver conosciuto Mascitti, la segretaria ha sostenuto fosse l'ex assessore alla Cultura a mantenere i contatti con lui, così come, secondo lei, il solo De Fanis avrebbe gestito i fondi destinati alle manifestazioni culturali.

Riguardo alle accuse di assenteismo e ai viaggi contestati, la Zingariello ha risposto che tali assenze fossero da addebitare a viaggi di lavoro, per di più organizzati sempre da De Fanis.

Sull'eventuale revoca degli arresti domiciliari della donna, il gip si pronuncerà in giornata, dopo aver respinto ieri quella presentata dai legali di De Fanis.


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