Caso Tarantini: direttore Arta Amicone nelle intercettazioni. Acerbo:"Amicone deve dimmettersi"

15 Settembre 2011   18:14  

Mario Amicone si deve dimettere. Lo chiede Maurizio Acerbo, consigliere regionale di Rifondazione Comunista. In una nota Acerbo dice che " Stamattina i lettori del Corriere della Sera hanno potuto leggere a pagina 3 lo scambio di sms tra l'ex-consigliere e assessore regionale e neonominato direttore generale dell'ARTA Mario Amicone e l'ormai famigerato Valter Lavitola".

Mario Amicone, direttore generale dell'Arta (l'Agenzia abruzzese per la tutela dell'ambiente, nominato nel marzo 2011) ed ex assessore regionale, politico dell'Udc "si lamenta perché si sente preso in giro e afferma che qualcuno deve ricordare al presidente cosa ha fatto lui e quanto gli era stato promesso, aggiungendo che è in attesa di una designazione per un incarico bene definito". "

Escono confermate le ragioni della protesta di Rifondazione Comunista - insiste Acerbo - contro la nomina di un personaggio come Mario Amicone ai vertici dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente. Si conferma che la "rivoluzione meritocratica" di Gianni Chiodi è una presa in giro. Non sapevamo che a selezionare le nomine fosse un personaggio come Lavitola! Possiamo facilmente intuire cosa Amicone ha fatto per il Berlusconi: tutti ricordano il cambio di schieramento di Amicone alla vigilia delle regionali, l'abbandono dell'UDC e il sostegno elettorale dato a Gianni Chiodi. Il quadro che emerge sul PDL abruzzese e nazionale è sempre più squallido.

Dopo la cricca degli amici di Verdini e Gianni Letta, ora finiamo nelle indagini sui "papponi" e le estorsioni. Rifondazione Comunista chiede le immediate dimissioni di Mario Amicone dal vertice dell'ARTA e invita lo stesso Presidente Chiodi a riflettere sulla sua permanenza alla Presidenza della Regione Abruzzo".


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