Caso di Liliana Serafini, in tre le esprimono solidarietà con lo sciopero della fame

La donna, malata di Sla, vive iu un palazzo sensa ascensore

11 Marzo 2014   12:59  

Continua la mobilitazione iniziata quattro giorni fa dal marito ed altri due cittadini teramani per esprimere in maniera esplicita e diretta la loro solidarietà a Liliana Serafini, la donna malata di Sla residente in una palazzina priva di ascensore.

Lo sciopero della fame intrapreso sabato dal marito Tonino Serafini e dal noto blogger Giancarlo Falconi, cui si è poco dopo unito l'operatore del 118 Sergio D'Ascenzo, mira a sollecitare l'Ater a far installare nella palazzina sita in zona Colleatterato un ascensore.

Nonostante la richiesta all'ente sia pervenuta già un anno fa dalla stessa famiglia Serafini, l'installazione dell'ascensore è stata sinora ostacolata da varie lungaggini burocratiche, costringendo quindi Liliana, impossibilitata a camminare dalla Sla, ad essere portata a braccia lungo le scale ogni qual volta deve entrare ed uscire di casa.

Alla situazione si sta interessando anche il comitato di quartiere di Villa Pavone e Colleatterrato, che ha chiesto un incontro con l'amministratore unico dell'Ater teramana Marco Pierangeli per fare chiarezza sulla situazione.


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