Castiglione (AN), no a modifiche elettorali per le regionali

25 Luglio 2008   16:41  

"Se quel che rimane della maggioranza di centrosinistra decidesse di modificare la legge regionale impropriamente chiamata anti-sindaci dimostrebbe ancora una volta come l'interesse dei cittadini passi in secondo piano rispetto alle esigenze di certi partiti e alle ambizioni, sia pure legittime, dei singoli". Lo afferma il capogruppo di An in Consiglio regionale, Alfredo Castiglione. "Quando un sindaco o un presidente di provincia - secondo Castiglione - si dimettono disattendono in primo luogo l'impegno assunto con i loro elettori - governare per cinque anni - e, nello stesso tempo, creano un danno all'ente che amministrano: perche' il commissario subentrante deve limitarsi all'ordinaria amministrazione e questo provoca inevitabilmente, se non la paralisi delle attivita', un forte rallentamento della programmazione. Per non parlare dei costi, in uno dei momenti piu' drammatici per l'economia della nostra regione". "Questo non significa che i sindaci non possano candidarsi - sottolinea il capogruppo di An - ma con questa legge, dovendosi dimettere prima delle elezioni, sono chiamati a fare una scelta chiara e irrevocabile senza tenere il piede in due scarpe. In questri tre anni la litigiosita' della maggioranza ha fatto si' che nessuna riforma venisse realizzata, lasciando che l'Abruzzo affondasse nelle sabbie mobili senza muovere un dito, sarebbe imbarazzante se ora si ricompattasse per finalita' che certamente non rappresentano una priorita' per l'interesse collettivo".

(AGI)


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