Catastrofe dragaggio: i burocrati tergiversano, il porto chiude, i marittimi infuriati

02 Febbraio 2012   13:36  

Il porto di Pescara chiude per mancanza dei requisiti di sicurezza. E’ questa la drammatica decisione annunciata dal Comandante della Direzione Marittima pescarese c.v. Luciano Pozzolano dopo aver appreso che l’Ispa, l’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale del Ministero dell’Ambiente, in modo che si potrebbe definire pilatesco, ha deciso di non decidere.  

Sono mesi che si cerca di trovare una verità tra le analisi effettuate da due diversi laboratori ma, oggi si scopre, che l’ISPRA ha individuate due verità.

Infatti, secondo quanto ufficializzato ieri dal commissario Straordinario Guerino Testa agli operatori marittimi, commerciali, e turistici della città, l’Ispra per non dare torto all’ARTA abruzzese o al laboratorio bresciano incaricato dalla Procura de l’Aquila, ha ritenuto di soprassedere alla decisione e lasciare spazio ad una nuova tornata di analisi.

Dunque si dovrà procedere a nuove analisi dei campioni di fango prelevati dal porto. Procedure complesse che richiederanno ulteriore tempo. Il che significa che nella migliore delle ipotesi, l'Istituto si pronuncerà non prima di un mese. 

Non staremo con le mani in mano hanno annunciato i rappresentanti della marineria pescarese al termine dell’incontro di ieri, gli armatori Francesco Scordella, Giovanni Verzulli, e Spartaco D’Antonio annunciano che verrà fatto qualcosa di eclatante come ad esempio il blocco totale dell’asse attrezzato, per far si che si trovi una soluzione ad una vicenda divenuta ormai insostenibile.

Esasperati anche gli operatori commerciali e turistici del porto i quali hanno già dato mandato ai propri legali per chiedere i danni ai responsabili di questa drammatica situazione che ha bloccato tutte le attività con perdite stimate in diverse decine di milioni di euro.

Il PD attraverso il consigliere Enzo Del Vecchio torna a chiedere le dimissioni dal suo incarico dell’operoso quanto solitario ed incolpevole Commissario Guerino Testa affinché la Regione Abruzzo, che in tutto questo tempo ha dato sfoggio di tutta la sua mancanza di volontà e di forza morale verso le problematiche pescaresi, si assuma fino in fondo le sue responsabilità quale ente deputato alla manutenzione delle strutture portuali. 
Il Comune di Pescara, la Provincia, la Camera di Commercio e tutti gli organismi di rappresentanza e tutela del sistema economico sociale operante nelle strutture portuali di Pescara, conclude l’esponente del PD, attivino immediatamente tutte le iniziative possibili nei confronti di coloro che hanno determinato tutto ciò attraverso azioni risarcitorie per gli ingenti danni causati.

Ed ha perso la pazienza anche il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa il quale al temrine dell’incotnro ha dichiarato di non accettare questo modo di fare in quanto l’Ispra aveva promesso di esprimersi in modo netto ed inconfutabile ed invece, ha aggiunto ancora ilCommissario Straordinario, ha presentato una doppia verità che richiede la ripetizione delle analisi scontentando tutti persino gli armatori della draga Gino Cucco, bloccata in porto dal dicembre scorso, che alla fine chiederanno il saldo del conto.

 DRAGA RILASCIA ORMEGGI E MATERIALE 

 La draga Gino Cucco, che dal 12 dicembre si trova al porto di Pescara per effettuare i lavori di dragaggio della darsena commerciale ma e' stata subito sequestrata nell'ambito di un'inchiesta della Procura della Repubblica dell'Aquila, stanotte ha rilasciato gli ormeggi e ha rilasciato in acqua il materiale che aveva gia' prelevato dalla darsena. Lo ha reso noto la Capitaneria di porto di Pescara, che sta indagando sull'accaduto. La decisione e' stata presa per motivi di sicurezza, considerato il maltempo, e perche' l'imbarcazione stava subendo dei danni. La draga si e' spostata pooi nel porto canale. Sulla questione dei materiali da dragare al porto di Pescara si terra' domani una riunione a Roma, promossa da Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). Nei giorni scorsi l'Ispra doveva pronunciarsi sulle procedure seguite dall'Arta e dal laboratorio consulente della Procura in merito alle analisi del materiale da dragare, considerato che per l'Arta il materiale puo' essere versato a mare mentre per il consulente della Procura il materiale in questione contiene Ddt e Naftalene. Non avendo potuto esprimere un giudizio in tal senso sara' necessario effettuare nuove analisi. Nel frattempo il dragaggio rimane fermo e la marineria e' bloccata, anche per via dello sciopero contro il caro gasolio. (A


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