"Non ce la faccio piu'. Sono capace di salire sulla torre civica del Comune di Pescara e buttarmi".
Sono le parole di disperazione del padre di un ragazzo autistico di 28 anni, che denuncia la sospensione del servizio di trasporto dei disabili in tutto il territorio della provincia di Pescara da parte della Fondazione Paolo VI.
"Sono rimasto vedovo - ha raccontato l'uomo - e devo occuparmi da solo di mio figlio disabile.
Dal 7 aprile scorso il servizio di trasporto dei disabili che frequentano l'istituto di riabilitazione Paolo VI e' stato interrotto e, quindi, per portare mio figlio a fare le terapie devo prendere due autobus.