Centro oli di Ortona: occasione di sviluppo o devastazione ambiental

11 Dicembre 2007   15:12  
Abruzzo24ore.tv, a margine del consiglio regionale in corso di svolgimento oggi, ha chiesto a vari consiglieri, un parere sul contestato progetto che prevede la realizzazione di un Centro oli nelle campagne di Ortona. Secondo il presidente di Confindustria Abruzzo Calogero Marollo il centro oli è un occasione di sviluppo e creazione di posti di lavoro. "E´ un progetto importante - ha dichiarato - per l’economia del territorio, sia in termini di investimenti diretti che indiretti per la ricaduta infrastrutturale e di servizio al porto di Ortona". "Un progetto - aggiunge - di estremo interesse per gli specifici contenuti tecnologici, che garantiscono l’assenza di rischi per l’ambiente, e per gli specifici obiettivi strategici che l’Eni si propone con questo progetto con cui si prevede di pervenire all’estrazione del 5% del greggio prodotto in Italia". In un´intervista rilasciata giorni addietro il presidente della regione Ottaviano Del Turco ha affermato che "sarebbe un delitto rifiutare la partnership con aziende come Eni e Finmeccanica. E´ come amputarsi una gamba per andare più lentamente". "Io ho studiato a lungo la questione - rassicura il presidente - e non rinuncerò a portare avanti le mie ragioni". Ragioni che, fatte salve ulteriori verifiche e approfondimenti, chieste anche dal segretario Pd Luciano D´Alfonso, sono evidentemente orientate ad un si convinto. Ben diverso quadro emerge dal fronte del no (no a seconda dei punti di vista), che ora si avvale anche della relazione tecnica dell´autorevole Consorzio Mario Negri Sud. L´impianto, si legge nello studio, con i suoi quattro camini, che lavoreranno a ciclo continuo, immetteranno in atmosfera anidride solforosa, ossidi di azoto, acido solfidrico, monossido di carbonio, Cov, composti organici volatili, PM10, polveri sottili, in quantità pericolose per la salute e superiori da cinque a venti volte rispetto ai valori stimati, mediante una simulazione, dall´Eni. In particolare si verificherà l´aumento di determinate patologie a carico del sistema respiratorio, come allergie, atopia, asma, bronchiti acute e croniche. Si stima inoltre che ci sarà una perdita annuale nel fatturato del settore agricolo, particolarmente fiorente nella zona interessata all´intervento, stimabile in circa 240 mila euro. Gli agenti chimici, infatti, depositandosi sul terreno, ne determineranno l´acidificazione e la realizzazione di un impianto di tale impatto, procurerà un irrimediabile danno d´immagine ad una produzione agricola che punta molto sulla qualità e sull´interazione con l´offerta turistica. Parafrasando il presidente Del Turco: amputarsi una gamba o andare più lentamente? Questo il dilemma... Filippo Tronca Interviste di Luca Di Giacomantonio a Marco Verticelli, Sinistra democratica e assessore all´agricoltura; Fabrizio Di Stefano, Alleanza nazionale; Bruno Evangelista, Italia dei valori, Nazario Pagano, Forzaitalia; Mario Amicone, Udc.

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