Centrodestra Abruzzese Spinge Sul Collegio Unico: Cosa Cambierà Alle Prossime Elezioni

09 Settembre 2025   16:22  

Al summit di Teramo, il governatore Marsilio rilancia la riforma elettorale con collegio unico regionale, approvazione della legge e rimpasto di Giunta, pur tra alcune resistenze.

La maggioranza di centrodestra in Abruzzo, guidata dal presidente Marco Marsilio (FdI), ha scelto di imprimere un’accelerazione alla riforma elettorale, che prevede la sostituzione dei quattro attuali collegi provinciali con un unico collegio regionale. Il tema, inserito nel programma elettorale che ha consegnato a Marsilio la riconferma a presidente nelle elezioni del 10 marzo 2024, è stato uno dei nodi principali del summit svoltosi ieri a Teramo per disegnare la ripresa dell’agenda di governo dopo l’estate.

Sul fronte dell’allargamento della Giunta regionale — da sei a otto assessori, come previsto da un emendamento parlamentare — è stato chiarito che saranno necessari almeno sei mesi, ma non più di un anno, per portare a termine l’iter. Pur senza nomi ufficiali, il possibile ampliamento potrebbe accompagnarsi a un maxi rimpasto, anche in vista delle politiche del 2027.

Per quanto riguarda la legge elettorale, Marsilio ha sottolineato che “non è necessario essere tutti d’accordo”, pur ribadendo l’importanza di rispettare un impegno elettorale cruciale, affinché chi governa l’Abruzzo possa rappresentare l’intera regione e non solo ambiti locali.

Durante il summit sono state altresì confermate altre priorità legislative: la riforma del ciclo idrico integrato, che mira a ridurre da sei a due gli enti gestori, l’accorpamento delle aziende regionali per il diritto allo studio e i temi della gestione della fauna selvatica e del debito sanitario, con una previsione di miglioramento del disavanzo che dovrebbe scendere sotto gli 85 milioni di euro per il 2025.

Il governatore ha aggiunto che la nuova normativa nazionale, estendendo a regioni più piccole la possibilità di avere un maggior numero di assessori, avvia un primo passo verso il superamento dell’anomalia che imponeva a realtà ridotte di gestire le stesse competenze delle grandi regioni con un organico limitato.

In chiusura, è stato confermato che l’avvio dei lavori per la riforma elettorale, l’estensione della Giunta e il ciclo idrico integrato saranno tra i primi atti all'ordine del giorno della ripresa dell’attività regionale dopo l’estate.


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