Centurione Palpeggia Turista: Condannato "Poco" perchè "Palpata Breve e Sopra i Vestiti"
Un caso di palpeggiamento in un contesto turistico si è concluso con una sentenza che sta attirando l'attenzione dell'opinione pubblica. Un centurione, impersonando la figura storica nel cuore di Roma, ha toccato il seno di una turista durante una foto ricordo, azione che gli è costata un anno e quattro mesi di reclusione con l'accusa di violenza sessuale.
L'accaduto si è svolto nei pressi del Colosseo, quando la giovane turista proveniente da Palermo ha deciso di scattare una foto con tre centurioni. Dopo lo scatto, però, si sono susseguiti commenti volgari e battute a sfondo sessuale da parte dei tre uomini. La situazione si è ulteriormente deteriorata quando la turista ha realizzato che uno dei centurioni le aveva toccato il seno. Inizialmente, ha pensato si trattasse di un gesto accidentale, ma è stata la risposta del centurione a farle capire la vera natura dell'accaduto, con un commento offensivo sulla sua figura.
La storia è stata riportata dal Corriere della Sera e risale a gennaio dell'anno precedente. La denuncia è stata presentata dalla ragazza, e il centurione, identificato come Giampaolo Bocco, è stato giudicato da Maria Bonaventura, presidente della quinta sezione penale, la stessa magistrata coinvolta in un noto caso di "palpata breve". Nel caso precedentemente menzionato, un bidello era stato assolto dall'accusa di violenza sessuale per aver toccato il sedere di una studentessa per pochi secondi.
La sentenza ha definito il palpeggiamento come "non particolarmente invasivo" poiché il toccamento è avvenuto sopra i vestiti e per un breve lasso di tempo. L'uomo è stato condannato con l'accusa di violenza sessuale ma in una "fattispecie attenuata" poiché il gesto è stato considerato breve e non gravemente compromettente per la libertà sessuale della vittima di 21 anni.
La distinzione tra i due casi sta nel fatto che la turista ha inizialmente confuso la molestia con un gesto accidentale, mentre nel caso del bidello la studentessa aveva denunciato immediatamente il toccamento, durato "una manciata di secondi", con scuse successive da parte dell'uomo coinvolto.
