Cepagatti: l'asilo "Santuccione" rischia di non aprire. I genitori: "Che ne sarà dei nostri bimbi?"

06 Settembre 2011   08:14  

Da una coppia di genitori di Cepagatti, lettori di Abruzzo24ore.tv, riceviamo e pubblichiamo.

Egregia Redazione,

siamo i genitori di Matilde, una bimba di quasi 3 anni che a metà Settembre avrebbe dovuto fare il suo primo ingresso all'asilo "Santuccione" di Cepagatti; usiamo il condizionale poiché, ad oggi, non conosciamo quale sarà il percorso scolastico/educativo che dovrà seguire la nostra bambina.

La settimana scorsa, infatti, siamo stati convocati d'urgenza presso la struttura comunale ed abbiamo appurato che, per effetto di una legge regionale - la n. 17 del 24/06/2011, in vigore da metà luglio - relativa alle strutture di tipologia IPAB (Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficienza) nelle quali l'asilo rientra, è avvenuto un riordino di detti organismi con automatica decadenza dei rappresentanti amministrativi già presenti in essi.

La direzione delle attività burocratiche e didattiche è stata conseguentemente devoluta ad un unico Organismo Straordinario composto di tre membri, i quali dovranno occuparsi delle assunzioni dei corpi docenti, dell'approvazione dei calendari scolastici e di tutte le numerose altre incombenze necessarie al regolare inizio e svolgimento dell'anno scolastico, per l'asilo "Santuccione" così come per altri 15 asili-IPAB della provincia di Pescara.

Ad oggi, il Consiglio di Amministrazione Straordinario composto dai Sigg.ri Di Michele Domenico, Fiorucci Alberto e Dario Recubini non ha divulgato tempi e modi con i quali avvierà, semmai succederà, l'anno scolastico dell'asilo "Santuccione" di Cepagatti.

Potete immaginare la delusione di due genitori che, con largo anticipo, avevano iscritto la propria figlia presso una struttura che godeva di ottima reputazione, costruita nel corso degli anni attraverso il pregevole lavoro del team docente e del consiglio di amministrazione (basti dire che dal 2003 al 2010 le iscrizioni sono passate da 16 a 60).

Ancora una volta la politica dimostra di essere lontanissima dalle problematiche dei cittadini, e per motivi che ignoriamo, riesce non solo ad azzerare un team di comprovata professionalità (e oggigiorno sappiamo quanto questo sia fatto raro), ma anche a lasciare nell'indeterminatezza 60 bambini ed i loro rispettivi genitori (questo è il numero di persone coinvolte, nella sola Capagatti, dal riordino contemplato nella legge sopra menzionata).

Ci chiediamo: cosa sarà ora dei nostri bimbi, visto che la struttura statale del paese non potrà accoglierli a causa della saturazione di posti disponibili, avvenuta già molti mesi or sono? Chi si deve occupare del nostro problema a due settimane dall'inizio delle attività, visto il colpevole ritardo delle autorità preposte allo scopo? Chi tutelerà il diritto all'istruzione dei nostri bambini?

Lettera firmata


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