Cerchio,cenni storici e turistici

03 Luglio 2012   14:46  

 Cerchio a 834 m. s.l.m., poggia sulle falde del monte Corbarolo, nella fascia settentrionale del Fucino.
Le sue origini, secondo la leggenda, sono da attribuire alla maga Circe, sorella di Angizia.
Il nome deriva dal latino “Circulus” ossia dalla forma di un antico fabbricato romano a forma di anfiteatro costruito per i giochi circensi durante i lavori dell’emissario (152 d. C.); c’è tuttavia chi ritiene che sia la corruzione alto medioevale della parola italica “Ocriculum”, diminutivo di Ocre (monte).
Quando i romani partirono dalla Marsica alcuni sarebbero rimasti ad abitare in quel recinto di mura e, abbracciata la religione cristiana, fabbricarono fra quelle mura la piccola chiesa di S. Bartolomeo, ancora esistente.
In seguito il paese si accrebbe delle piccole popolazioni che si riunirono intorno al nucleo primitivo: S. Felice in palude, Cerbariana, Petellina, Filimini, Casale di Paziano, Ottiano, Pomperano, Avenusio, Cavezzano e altri piccoli villaggi.
Nel 1656-57, in seguito alla peste, la chiesa di S. Bartolomeo venne chiusa al culto e diversi anni dopo venne ristrutturata.
Tra le altre chiese ricordiamo: quella dei SS. Martiri Giovanni e Paolo, Santa Maria Corbarola, San Francesco, la Concezione.
Il terremoto del 1915 fece un gran numero di vittime e provocò il crollo della chiesa parrocchiale.
Nella chiesa dei SS. Martiri Giovanni e Paolo vi sono degli originali stucchi su parete e volte a botte lunettate. L’altare maggiore è costituito da una nicchia sotto tenda con piccola inferriata a ruota verso la navata, conserva reliquie di Santi, un coro in legno di noce intagliato, arredi sacri provenienti dalla precedente chiesa parrocchiale.
La chiesa della SS. Annunziata custodisce una croce processionale d’argento sbalzato, di scuola sulmonese della fine del secolo XV, ed un piatto offerta di ottone inciso, del secoli XVII, inoltre un magnifico organo. Un orologio con quadrante a numeri romani sul campanile a cuspide piramidale con base quadrata e cupola con sopraelevazione centrale che fu completamente distrutta dal terremoto ma poi riedificata.
La chiesa di S. Lucia fu distrutta verso la fine del XIX secolo. La chiesa di S. Maria Corbarola, dedicata a Santa Maria delle Grazie, protettrice di Cerchio, è ad una navata con pavimenti in terracotta e pregevoli decorazioni interne con stucchi barocchi. La chiesa di S. Antonio (detta anche di S. Bartolomeo) è stata restaurata dopo il terremoto; il prospetto principale è semplice e originale con due finestre laterali a forma di fiore con quattro lobi. L’interno è ad una navata, il soffitto è in legno. È decorata con affreschi nelle pareti e nell’altare principale abbellito dal gruppo della maternità (Madonna con Bambino che benedice) mentre nicchie laterali accolgono le statue di S. Antonio e di S. Bartolomeo.


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