Che cos'è il servizio pubblico?

Una piccola riflessione

30 Settembre 2009   09:44  

In questi giorni, il mondo politico italiano si è soffermato a riflettere su un importante tema socio-filosofico: la violazione delle norme che vigilano il servizio pubblico da parte della trasmissione Annozero di Michele Santoro. Per un attimo, ho pensato di vivere in un Paese perfetto, in cui l'unica stortura è un piccolo programma, in onda ogni giovedì sulla seconda rete Rai. Deve essere proprio così, visto che sulla questione si sono espressi sia il segretario del Pd, Dario Franceschini, il quale ha affermato: "Il premier pensa: 'Ho vinto le elezioni e sono diventato il padrone dello Stato. E siccome sono il padrone mi danno fastidio la stampa libera ed i magistrati'. Quello a cui stiamo assistendo  è un attacco al sistema di informazione, un sistema che per metà è coinvolto dal conflitto d'interessi, mentre l'altra metà è costantemente sotto intimidazione. Di fronte a questa offensiva rischiamo una deriva pericolosa alla quale dobbiamo reagire", sia, in risposta, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti: "Invece di strillare, Franceschini e i suoi dovrebbero chiedersi cosa è il servizio pubblico, quali sono i suoi limiti e quali le regole. Tutto il resto sono chiacchiere vuote e futili".
Siccome io non voglio fare 'chiacchiere vuote e futili', sono andato a vedere cosa significa servizio pubblico, naturalmente in ambito televisivo. "Il servizio pubblico, in quanto retto da un canone, dovrebbe fare in modo che i servizi delle sue reti generaliste siano totalmente pubblici, e in grado di essere visti dal più ampio numero di persone. Per tale motivo il servizio pubblico dovrebbe considerare tecnologicamente neutrali le piattaforme di trasmissione."(Wikipedia).
Quindi, siccome paghiamo il canone, la Rai dovrebbe trasmettere programmi adatti a tutti (in questo caso sia destra sia sinistra). E' vero, in effetti, che Travaglio e Santoro non hanno di certo simpatia per il nostro premier, ma in studio sono presenti anche esponenti del centro-desrtra, i quali parlano ed esprimono liberamente la loro opinione. Di certo, non si vedono salottini alla Vespa dove Berlusconi annuncia 'i miracoli' della ricostruzione aquilana, oppure vengono oscurati fatti di 'pubblico' interesse come il sexy-gate in cui è rimasto coinvolto il Cavaliere. Possiamo, dunque, tranquillamente concludere che Annozero è semplicemente un diversivo, rispetto a quanto accade solitamente in tv. Un pò di polvere sull'oro toccato dal re Mida statista migliore degli ultimi 150 anni. Cosa può succedre, allora, se due comunisti per due ore e mezza alla settimana gli rovinano un pò la festa? Assolutamente nulla credo io, anzi solo un pò di pubblicità in più. In fondo: "Bene o male purché se ne parli", diceva Oscar Wylde.
Feltri, invece, deve essere di parere opposto al mio, considerando che aperto un campagna con il suo 'Giornale' per non pagare il canone Rai, cui si sono accodati il governo e la Lega di Bossi.
La domanda, però, nasce spontanea: cosa succede se non pago il canone Rai? Risposta: ti arriva a casa l'ufficiale giudiziario e ti scollega la tv. Ragione per cui, in tali condizioni, non è possibile vedere neanche Mediaset. Quindi, un pò tutti dovrebebro attenersi alle regole per un 'buon servizio pubblico'. Ditelo anche a Fede...



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