Chi è la 22enne accusata di infanticidio a Parma: i segreti della giovane madre

16 Settembre 2024   09:37  

L'incredibile scoperta di due corpi di neonati ha scosso la comunità di Traversetolo, gettando ombre su una famiglia all'apparenza perfetta e integrata.

La scoperta di un secondo cadavere di neonato nella villetta di Vignale, a Traversetolo, in provincia di Parma, ha nuovamente sconvolto una comunità che pensava di conoscere bene i suoi abitanti. La giovane accusata di infanticidio è una studentessa universitaria di 22 anni, figlia di una famiglia descritta come “perfetta”: un padre imprenditore, una madre impiegata e lei stessa iscritta alla Facoltà di Giurisprudenza. Il sindaco, Simone Dall'Orto, ha commentato: "Una famiglia apparentemente insospettabile, benestante e integrata nel territorio. Il ritrovamento di un secondo bambino è un altro duro colpo per la nostra comunità".

Il primo neonato e la famiglia coinvolta

La famiglia vive in una villetta bifamiliare nella tranquilla frazione di Vignale. La giovane ha confessato di essere la madre del neonato trovato nel giardino lo scorso 9 agosto. Tale circostanza è stata confermata anche dagli esami genetici. Il padre del bambino è un coetaneo della ragazza, suo fidanzato di lunga data, residente nel paese, il quale ha dichiarato di non essere mai stato a conoscenza della gravidanza. Nemmeno gli amici e i conoscenti della giovane, descritti dal sindaco come “bravi ragazzi”, erano a conoscenza della sua situazione.

La giovane madre e la vita normale

La ragazza, di corporatura minuta e snella, non ha mai mostrato segni evidenti di gravidanza, continuando a indossare abiti aderenti e a condurre una vita apparentemente normale. Divisa tra gli studi universitari, il lavoro come baby-sitter e gli aperitivi con gli amici nei locali del paese, nulla lasciava intendere quello che sarebbe emerso in seguito. Il dettaglio che ha maggiormente sconcertato l’opinione pubblica è il fatto che, subito dopo il parto, la ragazza sia partita per una vacanza a New York con la sua famiglia. Non hanno fatto ritorno nemmeno quando, durante la loro assenza, la nonna ha scoperto il primo corpo nel giardino e allertato le autorità.

Dubbi e sospetti di complicità

La vicenda ha sollevato numerosi interrogativi all'interno della comunità. Il sindaco ha affermato: "Si parla di possibili complicità. Gira voce che la ragazza potrebbe non aver fatto tutto da sola. Si parla persino di una setta, ma non posso aggiungere altro al momento". A Vignale ci si chiede come sia stato possibile che la giovane sia riuscita a nascondere una gravidanza al proprio fidanzato e abbia affrontato il parto senza confidarsi con nessuno. "Anche la nascita del primo bambino sembra inspiegabile, visto che oggi esistono modi sicuri per gestire situazioni difficili, come le culle per la vita negli ospedali," ha aggiunto Dall’Orto.

La confessione e le indagini in corso

Attualmente, la 22enne è l'unica indagata e viene assistita da un avvocato di Reggio Emilia. Le indagini, coordinate dalla Procura di Parma, cercano di chiarire le circostanze delle gravidanze e i tragici eventi che ne sono seguiti. Secondo alcune indiscrezioni, il ritrovamento del secondo neonato, avvenuto il 12 settembre, sarebbe stato possibile grazie a una confessione che ha indirizzato gli investigatori del Ris verso un punto preciso del giardino.

Rimane ancora da capire il ruolo, se esistente, di altre persone in questa drammatica storia. L'intera comunità attende ulteriori sviluppi, mentre il caso continua a sollevare questioni etiche e sociali che scuotono profondamente la coscienza collettiva.


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