Chieti: lapide in memoria vittime nazismo distrutta due anni fa e mai sostituita. Pd: "Vergogna"

22 Giugno 2011   11:47  

A oltre due anni e mezzo di distanza dall' episodio di "razzismo vandalico con cui è stata distrutta la lapide posta in Via Principessa di Piemonte continua la vergogna di quella pietra spezzata e mai sostituita". Lo scrive in una nota Alessandro Marzoli (Pd), vice Presidente del Consiglio Comunale di Chieti.

Che continua spiegando come "dopo aver condannato l'accaduto già due anni fa abbiamo scritto al Presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio per porre rimedio a quanto successo. In Consiglio Comunale abbiamo invitato il sindaco Di Primio ad interessarsi della faccenda ma visto che, nonostante le promesse, nei successivi mesi nulla è cambiato siamo arrivati, nell' ottobre 2010, a realizzare a nostre spese una targa in plexiglass che riporta l'identico testo della lapide. Un simbolo che ricorda gli internati teatini e gli orrori del nazifascismo.

Abbiamo consegnato la targa al presidente Di Giuseppantonio con una lettera e con la preghiera di sostituire con quella, almeno temporaneamente, la lapide in pietra distrutta". "Ebbene sono passati altri otto mesi e l'amministrazione provinciale è rimasta inerte e sorda ai nostri appelli e la targa da noi realizzata giace in qualche ufficio della Provincia di Chieti.

Delusi e amareggiati per questa vergogna che continua a protrarsi nel tempo in Via Principessa di Piemonte e fermamente convinti che resituire la lapide nella sua interezza alla Città di Chieti sia doveroso per le nostre istituzioni, interesseremo della vicenda, con un documento a firma del sottoscritto, il Consiglio Comunale teatino. Nel ribadire la condanna verso tutti i totalitarismi e le dittature restiamo certi che sempre vivo sarà in noi il ricordo dei tanti orrori del nazifascismo e che non saranno certo atti anonimi e vigliacchi a cui colpevolmente non è stato ancora posto rimedio ad intimidire le nostre coscienze".


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