Chieti: torna l'acqua. Di Primio interrompe lo sciopero della sete: "Qualcosa all'Aca deve cambiare"

"Finalmente con la mia azione eclatante è rintrata l'emergenza", così al nostro telefono il sindaco di Primio annuncia la scelta dell'Aca di riaprire gli acquedotti nella parte bassa della città, dove l'erogazione dell'acqua,  in poche ore era stata sospesa. Il sindaco spiega che l'ergoazione ridotta resterà tale ma intanto da stanotte tornerà  l'acqua nelle zone lasciate a secco.

L'emergenza rientra, ma in parte, infatti la situazione di grave debolezza della rete idrica resta, e come spiega Di Primio "sono sindaco da due anni, le perdite andranno sistemate, ma in nessun comune abruzzese si può dire che la situazione sia apposto."

Inoltre Di Primio sottolinea che se il problema sono le reti, quello vero è nelle sorgenti, che hanno una portata sempre più ridotta.

L'emergenza quindi resta e l'erogazione dell'acqua sarà comunque razionata. Tuttavia non cessa la "battaglia" con l'Aca, e in particolare il riferimento è al consigliere di amministrazione Di Michele con il quale nelle ultime ore c'era stato un clima molto teso, che a quanto pare, non muta. "Il consigliere, sindaco di Castilenti, avrebbe fatto bene a non parlare, forse vorrà voti di sinistra. Quello che io contestato è stata la modalità di azione."

Inoltre Di Primio cita una della argomentazioni di Di Michele, che in una nota scriveva: "E sul centralino senza risposta? "Rispondo sempre al telefono e senza filtri", ha assicurato Di Michele, "il sindaco non mi ha chiamato, altrimenti - ha concluso - lo avrei ascoltato". 

Di Primio: "57000 cittadini che chiamano ACA devono avere risposta, e non l'hanno avuta, come me che ho chiamato. Io non devo chiamare Di Michele, lo chiamo per fargli gli auguri di Natale al suo numero privato. Non devo chiamare lui perché ne ho il numero".

E conclude: "Qualcosa all'Aca deve cambiare e stavolta alla prossima assemblea il 20 luglio, ci andrò anche io , qualcosa dovrà essere modificata."