Chiodi: "Natale con meno soldi. Ma gli abruzzesi restino uniti, non facciano come gli aquilani"

Il messaggio di fine anno del presidente della Regione

23 Dicembre 2011   13:46  

Unità e coesione – per affrontare le sfide, superare le difficoltà e fronteggiare la crisi – sono le parole più ricorrenti nel messaggio di fine anno del presidente della Regione Gianni Chiodi. Tanto, da incorrere anche in uno scivolone: “Gli abruzzesi – dice – non facciano come gli aquilani che si sono divisi per massimizzare interessi di parte”.

“Nella crisi economica e finanziaria mondiale ed in quella politica nazionale” l'Abruzzo ha “maggiori potenzialità per rimanere a galla” dice poi il governatore che ammette: questo Natale ci porterà meno soldi ma, in cambio, più ottimismo.

Rivendica il raggiungimento di obiettivi nel campo del risanamento del bilancio che, ribadisce, ci ha portato fuori dal novero delle regioni canaglia e ricorda i dati di alcuni istituti di ricerca che attribuiscono all'Abruzzo le migliori performance in Italia, quanto a crescita di Pil, occupazione e numero di imprese.

Grande spazio, poi, all'emergenza post terremoto all'Aquila. Per difendere il capoluogo, il presidente si dice pronto a rimettere il mandato da commissario alla ricostruzione, se non avrà, dal governo Monti la dovuta attenzione. L'esecutivo – ammonisce – deve inserire la questione aquilana tra le priorità della sua agenda, e indicare una persona con la quale, come accaduto nel recente passato, possiamo contattare quotidianamente. Si cerca, insomma, un nuovo Gianni Letta.

L'ex sottosegretario, tuttavia, resta l'interlocutore privilegiato: è grazie ai suoi buoni uffici che mercoledì prossimo Chiodi sarà ricevuto dal sottosegretario Antonio Catricalà e dal vice ministro dell'Economia Vittorio Grilli, dai quali ci si aspettano risposte sul fronte delle risorse per le spese legate all'emergenza.

servizio Marco Signori
riprese Diego Lepiscopo
montaggio Marialaura Carducci 


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