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Due distinti incontri, per il presidente del Consiglio Mario Monti, che riceverà prima il commissario alla ricostruzione Gianni Chiodi, alle 15, quindi il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente alle 16.30.
Dal governo ci si aspettano risposte soprattutto sul fronte delle risorse: servono 130 milioni per la gestione dell'emergenza post sisma nell'annualità 2012, a fronte dei 30 disponibili in base alla legge 77 sul terremoto.
Ma Chiodi si aspetta di più: vuole una nuova investitura. Il governo è cambiato, ed essendo lui il rappresentante del governo nella gestione commissariale, dunque anche di questo governo, pretende che l'esecutivo gli rinnovi la fiducia accordatagli dal precedente inquilino di Palazzo Chigi.
Il presidente della Regione l'ha detto a chiare lettere: se il governo non inserisce la questione L'Aquila tra le priorità dell'agenda politica, è pronto a lasciare ad altri il posto da commissario.
C'è la consapevolezza, comunque, che qualcosa da rivedere non solo può ma deve esserci. Come propose anche l'assessore Gianfranco Giuliante, ad esempio, si può agire sulla Sge. E Chiodi annuncia un piano rivolto proprio ad un ripensamento della Struttura per la gestione dell’emergenza.