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Una presenza invocata da mesi, un incontro richiesto mai avvenuto si è finalmente compiuto ieri a L'Aquila. Il presidente della regione, nonché commissario per la ricostruzione gianni chiodi ha accettato l'invito dell'assemblea cittadina a confrontarsi con la popolazione aquilana. Il presidente è appena arrivato nel lù tendone di piazza duomo ha subito ringraziato per l'invito e ha spiegato di averlo accettato per la cresciuta autorevolezza del consesso aquilano. L'incontro, ha sottolineato Chiodi, sarà solo il primo di una lunga serie di
ins bimestrali
L'assemblea aveva fornito in anticipo domande al Commissario che in assemblea ha però preferito rispondere alle domande dell'uditorio. Tanti gli argomenti snocciolati. La zona franca: il 14 luglio ha spiegato chiodi l'istruttoria si è conclusa, ora spetta all'unione europea pronunciarsi
Le tasse: la sospensiva di 18 mesi riservata agli aquilani, ha fatto sapere chiodi, è la migliore, persino superiore a quella di marche e umbria
Chiodi ha poi parlato di ricostruzione. I vituperati piani di ricostruzione sono tornati a tener banco in un momenti di incontro/scontro con l'assessore comunale Piero di Stefano
Un'assemblea sostanzialmente dai toni pacati, che si è scaldata solo con gli interventi dei rappresentanti del comune dell'Aquila. L'assessore Pezzopane, emotivamente molto tesa, ha incalzato chiodi: la zona franca non è quella che abbiamo elaborato insieme, i 221 milioni del piano scuole sono andati a strutture che non sono più scuole da decenni, il taglio al sociale per l'aquila è una scelta demenziale, abbiamo proposto piani per il sociale da nessuno visionati, i 100 milioni di euro del rilancio ferrovie vanno spesi nel cratere.
servizio di barbara Bologna
montaggio di Marialaura Carducci