Chiodi verso revoca esenzione ticket disabili

19 Marzo 2010   18:45  

Il presidente della Giunta regionale d'Abruzzo, Gianni Chiodi, ha deciso di revocare la delibera commissariale con la quale e' stata introdotta la compartecipazione alle prestazioni riabilitative per i disabili.

Ne ha dato comunicazione l'assessore alla Sanità, Lanfranco Venturoni. "Con il Presidente della Giunta regionale e il Presidente della V Commissione Sanità del Consiglio regionale - ha spiegato Venturoni - si e' ritenuto di azzerare un provvedimento assunto dall'ex commisario ad acta, Gino Redigolo, anche alla luce delle osservazioni del Governo". Tali osservazioni raccomandano di caricare interamente sul Fondo sanitario nazionale i trattamenti intensivi alle persone con patologie gravi. "Entro la prossima settimana - ha aggiunto l'Assessore - provvederemo ad elaborare una nuova deliberazione con la quale fare chiarezza. Dal mio punto di vista, tutte le prestazioni riabilitative di natura sanitaria dovranno rimanere a totale carico del fondo sanitario, laddove, invece, le prestazioni prevedano anche una rilevanza sociale, non immediatamente distinguibile da quella sanitaria, si puo' pensare di assoggettarle alla compartecipaizone, che potra' essere a carico del singolo o del Comune". Intanto, lunedi' prossimo i tecnici dell'Assessorato alla Sanita', con il Presidente della V Commissione consiliare, incontreranno i tecnici del Ministero della salute per "demarcare in modo inequivocabile quali sono le prestazioni da asseverare alla totale esenzione e quelle a compartecipazione".

"A novembre dell’anno scorso è cominciata la ‘televendita’ dei tickets sui disabili, con Chiodi novella Vanna Marchi", dichiara il Consigliere dell’Idv Cesare D’Alessandro, che poi aggiunge:"abbiamo assistito a un indecente balletto delle responsabilità: prima Redigolo, che istituisce la compartecipazione al 30% per ogni disabile abruzzese bisognoso di cure; poi, sempre Redigolo, ci ripensa e sospende l’infausta decisione; nel frattempo, i poteri di Redigolo passano a Chiodi, il quale reintroduce il balzello dal 1° gennaio di quest’anno, giurando e spergiurando di non poterne fare a meno, essendovi obbligato per legge".

"Così vuole la legge, è stata la risposta di Chiodi alle proteste durissime contro il provvedimento delle famiglie e delle associazioni dei disabili, dell’ Italia dei Valori e di tutta l’opposizione", sottoliena Cesare D'Alessandro.
"Abbiamo provato, sempre nel gennaio scorso", prosegue D’Alessandro, "a fargli intendere che la legge è stata male interpretata, che dice tutt’altro sulle prestazioni riabilitative a carattere sanitario; però, come fa da un po’ di tempo, ci ha accusato di strumentalismo e propaganda".

"Sarebbe bastato un po’ di buon senso da parte di Chiodi", continua D'Alessandro, "per capire che le famiglie con disabili quasi sempre non navigano nell’oro e non possono tirar fuori dalle loro tasche migliaia di euro; ma c’è sempre un furore iconoclasta di questa Giunta e del suo Presidente, che se la prendono con i più deboli".


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