27 Agosto 2009 14:43
La notizia sembrerà traumatica a chi ha fatto dei reality la sua tipologia di show televisivo preferita: il Gf inglese, che quest'anno arriverà alla sua undicesima stagione, chiuderà per sempre i battenti. In realtà, Channel 4 (il canale che trasmette il programma) ha deciso, almeno per ciò che lo riguarda, di non mandare in onda altre edizioni, ma questo non esclude il fatto che la Endemol possa accordarsi con altri network.
Paul Romer, co-ideatore del format ed ora direttore creativo della stessa società di produzione, minimizza: in Inghilterra, è vero, il format non ci sarà più (per il momento) ma in tanti altri Paesi del mondo sono stati chiusi accordi pluriennali. Ergo, la notizia deve far riflettere ma non spaventare. Il piccolo campanello d'allarme sarà occasione, sempre secondo Romer, per dar vita a nuove idee e rinnovare il format, che comunque vivrà ancora per moltissimi anni.
Il Grande Fratello è stato il pioniere di un nuovo modo di fare tv, dove ciò che conta non sono i contenuti ma la capcità di stimolare il voyerismo dei telespettatori. Poi, però, c'è stata uno spostamento del gradimento verso i talent-show, figli del Big Brother ma più graditi ad un pubblico, che vuole sperare che, almeno nella finzione catodica, ci sia la possibilità per chi ha talento di sfondare, tramite la tanto agognata, ma mai realizzata nella sostanza, meritocrazia.
Così, alle cosce, ai sederi e alle tette messi in bella mostra dalle belle svampite di turno, la tv comincia a da spazio a persone di tutte le età, a volte anche non proprio telegeniche (ricordate la Susan Boyle di Britain got talent?), che però hanno qualcosa da offrire. Che sia l'era di un nuovo modo di fare tv? Forse, ma non illudiamoci. La tentazione di spiare dall'occhiolino ce l'abbiamo nel sangue!
