Chiusura campagna elettorale, ultimi appuntamenti e prese posizione

Domani 12 dicembre  presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sarà alle 18,30 al PalaTricalle di Chieti. Walter Veltroni a L'Aquila. Si moltiplicano intanto le prese di posizione e gli appuntamenti elettorali. 

Piccone: la vertenza Micron finisce sui tavoli del ministro Scaiola

“Giovedì 18 dicembre alle ore 12 presso il Ministero dello sviluppo economico è stato convocato un tavolo tecnico, che sarà presieduto dal Ministro  Claudio Scajola. Alla riunione parteciperanno i dirigenti della Micron con lo scopo di affrontare le varie problematiche relative al sito produttivo marsicano”. Lo annuncia il Sen. Filippo Piccone che interviene così  in merito alla vicenda della cassa  integrazione, della durata di 13 settimane,  preannunciata dalla dirigenza Micron.  “Si tratta di un primo concreto intervento a favore dell’azienda elettronica – continua il Sen. Piccone – che a pochi giorni dalle elezioni ha deciso di mettere in cassa integrazione circa 1500 dipendenti che  stanno vivendo momenti di grande incertezza. Un eventuale ridimensionamento della Micron sarebbe un altro duro per il sistema occupazionale nella Marsica”.  Per il Sen Piccone “l’incontro con il Ministro Scajola sarà l’occasione per un riesame attento del piano industriale al fine di individuare le opportunità di nuovi investimenti e rilanciare l’occupazione e l’attività produttiva dello stabilimento”.

Coordinamento per la tutela della costa teatina: il presenzialismo di Berlusconi in terra d'Abruzzo

Alla vigilia di importanti elezioni regionali, spinto dal bisogno di tranquillizzare la popolazione sul discusso Centro Oli Eni di Ortona, il Presidente del Consiglio, alla vigilia di importanti elezioni regionali, è apparso più volte dalle nostre parti.
Ma se quella di rassicurarci fosse davvero una delle sue priorità, perché non dire semplicemente due paroline ai suoi ministri, anche rimanendo nel chiuso delle sue regge dorate, lì dove nessuna raffineria o pozzo petrolifero, tanto meno una centrale nucleare minacciano le sue giornate?

Basterebbe, per rassicurarci veramente, un suo no chiaro ed inequivocabile al piano triennale delle Attività Produttive del Ministro Scaiola, quello che relega a distretto petrolifero l'Abruzzo intero. Basterebbe un suo no per scongiurare l’annientamento dell'immagine oggi più che mai vincente di regione verde d'Europa. Basterebbe un suo no per arrestare lo scempio della costa Teatina che, tra istanze di ricerca, coltivazione e perforazione in terra e in mare sarà la più martoriata, con buona pace del grande movimento trasversale che tanto ha fatto per la salvaguardia dell’ultimo tratto di mare abruzzese uscito incolume dalle campagne cementizie degli ultimi decenni. Basterebbe un suo no per correggere la rotta e puntare su quella straordinaria fabbrica che è l'identità del luogo, la sua bellezza, la sua unicità.

Un altro bel no al Ddl 1441ter “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”, prima che arrivi in Senato, basterebbe a scongiurare il pericolo che alle regioni venga scippata l'autodeterminazione in campo energetico in nome di un federalismo in cui lo stato centrale sembra solo fare cassa grazie alle royalties, grazie alle azioni ENI, ENEL, Terna Rete Elettrica Nazionale S.p.A., Acquirente Uninico S.p.A., grazie all'IVA sino al 20% e delle accise prelevate direttamente dalle tasche dei consumatori .
Altro che energie alternative! Ci “conviene” pagare la multa salatissima per il non rispetto degli accordi di Kyoto. A riprova di quanto predichiamo da tempo, a Poznan (Polonia), in occasione della conferenza mondiale sul clima, l’Italia è stata premiata “simpaticamente” con il fossile del giorno.
Per tutto il 2009 il Centro Oli non si farà: c'è una moratoria regionale in atto e inoltre il taglio agli investimenti per le infrastrutture che comprende anche l'Abruzzo impedirà per un po’ di tempo il completamento del porto di Ortona. E le due opere sono strettamente legate. Noi non ci fidiamo affatto.
Anzi, questa insistenza a farci visita da parte del potentissimo amico di Scaroni, ci preoccupa. Consegnare al Centro Destra la regione ci farà rivivere i tempi duri della passata amministrazione Pace, quella che bloccò l'iter istitutivo del Parco della Costa Teatina, spianando la strada a tutti i petrolieri dimostrando un afflato straordinario con un governo dello stesso colore?
Servirà un governo regionale amico anche per le centrali nucleari, gli inceneritori e consimili, visti gli ampi spazi a disposizione scarsamente popolati di questa regione? Come facciamo a fidarci infine, di chi dimentica pure di essere il rappresentante di tutti gli italiani e indugia in una campagna elettorale spudorata per un solo candidato?

Questa sera a Colonnella Di Stanislao (Idv) chiude la campagna elettorale

“Voglio concludere la mia impegnativa campagna elettorale a Teramo –dichiara Di Stanislao- in un’atmosfera conviviale, congeniale soprattutto ai giovani” . E’ proprio ai ragazzi che Di Stanislao mira a dare maggiori possibilità di emancipazione: investendo nella formazione, nell’istruzione, nell’occupazione e nella stabilizzazione dei precari.
Il programma del candidato per la città di Teramo è ambizioso, e propone di trasformarla in una Città Provincia vitale, osmotica che trae la sua forza e la sua originalità dallo sviluppo policentrico dei suoi territori, che diventi protagonista del processo di rinnovamento dell’intera  Regione .
Una rinascita che parta dalle risorse già presenti e non valorizzate: l’ateneo Universitario, la nevralgica posizione rispetto alla costa, le aree industriali extra urbane, erroneamente considerate  solo “periferia”.
“Teramo – continua Di Stanislao- ha le potenzialità per essere il cuore pulsante dell’intera provincia e non solo. Confido in un grande risultato, che mi permetta di portare questa città all’attenzione dell’ Europa, istituendo l’Agenzia Regionale Europea”.
Durante l’incontro e nei giorni successivi sarà possibile firmare contro il Lodo Alfano