Chiusura tribunali, Lanciano e Sulmona sul piede di guerra

07 Dicembre 2011   13:22  

"E' il momento di agire insieme e uno dei modi per far sentire, forte, a Roma e quindi al presidente Monti, la voce di un territorio che rivendica i propri diritti, e' quella per i primi cittadini di riconsegnare le fasce rassegnando le dimissioni, insieme e senza perdere altro tempo. Un gesto forte ma necessario che dimostrerebbe il coraggio di chi davvero lotta per la difesa del territorio". A chiederlo in una nota sono i componenti del Pd nel Consiglio comunale di Sulmona, Mimmo Di Benedetto e Antonio Iannamorelli, riferendosi al rischio chiusura del Tribunale di Sulmona.

"La paventata chiusura del Palazzo di Giustizia peligno - continuano i due - e' solo la punta dell'iceberg della spoliazione che soprattutto negli ultimi anni, sta vivendo il Centro Abruzzo. Dal sindaco Fabio Federico che fino ad ora nulla piu' ha chiesto alla sua amministrazione se non un ordine del giorno e qualche fugace apparizione, ci si aspetta che finalmente assolva al ruolo che gli e' stato assegnato: quello di difendere gli interessi dei cittadini e, in questo caso, capeggiare la protesta perche' il Tribunale non e' solo un problema degli avvocati e dei dipendenti, ma e' una questione che riguarda, prima di tutto, la popolazione". 

Anche a Lanciano è mobilitazione. "Il personale in servizio negli uffici del Tribunale di Lanciano e' compatto contro la chiusura del presidio di giustizia del comprensorio frentano". Lo dichiara in una nota il delegato Cisl-Fp, Claudio Castellano, a margine dell'assemblea del personale che si e' tenuta ieri nell'aula della Corte di Assise. "Un'assemblea che ha visto una partecipazione straordinaria, quasi la totalita' degli operatori giudiziari e cancellieri - sottolinea Castellano - sono state votate due proposte, una di carattere economico e una attinente questioni tecnico-giuridiche, che verranno presentate al tavolo del Comitato Tecnico istituito sabato 3 dicembre e presieduto dal sindaco di Lanciano, Mario Pupillo".

Sabato scorso si e' tenuto un incontro nel teatro cittadino tra avvocati, magistrati, personale giudiziario, rappresentanti del mondo economico e cittadini per la costituzione di un comitato a difesa del Tribunale di Lanciano. Quello frentano, come quello di Avezzano, Vasto e Sulmona, rischia la chiusura nei prossimi mesi in seguito alla manovra finanziaria che prevede la soppressione o l'accorpamento dei tribunali cosiddetti 'minori'.

"Nonostante la consapevolezza della difficolta' dell'impresa, ovvero evitare a tutti i costi la soppressione del Tribunale - conclude Castellano - merita di essere certamente evidenziata la compattezza e l'unita' d'intenti, a dimostrazione di quanto sia difficile il momento che vede coinvolti direttamente gli impiegati e le loro famiglie".


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