Cialente: "Quei 500 milioni non sono parte del miliardo promesso e sono già spesi"

I soldi stanziati oggi serviranno a coprire lavori già fatti

24 Aprile 2013   19:48  

«Non sono parte di quel miliardo di euro promesso» dice il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente ai nostri microfoni interrompendo anche la domanda con evidente rabbia.

«Quei soldi sono arrivati con incredibile ritardo e sono già stati tutti impegnati, cioè spesi, serviranno a coprire solo questo. - continua il sindaco - Ben altro è il miliardo di euro promesso per far ripartire la ricostruzione, quelli ancora non li vediamo».

Cialente parla delle risorse individuate dal Consiglio dei Ministri ieri, in un provvedimento lampo sulle emergenze.

Nella giornata romana, quella di martedì 16 aprile, quando una delegazione istituzionale del Comune dell'Aquila e del cratere si recò a Roma, restano le amare speranze. Lì, al sottosegretario Catricalà, lla delgazione aveva chiesto, subito, almeno 1 miliardo di euro. Per coprire quanto già fatto. Duemila pratiche pronte, per un totale di oltre 600 milioni di euro, attendevano di partire.

Ciò che stanziato da Roma, non copre neanche quelle. 

Una sconfitta, per L'Aquila! 

Perché ciò che potrà arrivare dal nuovo governo Letta, se si farà, è incerto e inquantificabile di fatto.

Non è soddisfatto di come stanno andando le cose Cialente e non lo manda certo a dire, soprattutto si lamenta per la figuraccia rimediata a livello nazionale, «Io ho parlato con tutti ed ho spiegato le nostre ragioni, ma fino a dicembre il Governo e i parlamentari non ci prendevano sul serio - dice il sindaco - La colpa è di Gianni Chiodi che lo scorso settembre ha rimandato indietro oltre 400 milini di euro, così mi sentivo dire che non sapevamo spendere quelle risorse e che non ce ne avrebbero concesse se non spendevamo quelle già erogate».

Così Massimo Cialente inizia a parlare del periodo recente, «Da dicembre c'è, invece, stata una buona sintonia con il Ministro Barca e per la prima volta l'iter burocratico per l'assegnazione delle risorse ha preceduto la loro effettiva erogazione, così adesso siamo bloccati e senza soldi in cassa per fare nulla».

Infine il sindaco parla del tentativo di Enrico Letta per formare un nuovo governo, «Con Enrico ci conosciamo da tempo, siamo stati nello stesso gruppo parlamentare e sono molto fiducioso per il suo tentativo, noi ci aspettiamo qualcuno che possa lavorare sul territorio come Barca».

Stefania Pezzopane sottosegretario alla ricostruzione ci azzardiamo a dire, «Si potrebbe essere un nome, ma ci sono anche Legnini e soprattutto Giovanni Lolli che è molto dentro a queste problematiche».


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