Ciapi: Febbo risponde a D'Alessandro

22 Novembre 2012   12:58  

L’Assessore regionale Mauro Febbo interviene per un doveroso chiarimento sulle nuove affermazioni di Camillo D’Alessandro (Pd).
D’Alessandro non capisce o come sempre fa finta di non capire.
La mia risposta si è resa necessaria in quanto il Consigliere regionale del Pd, nelle sue elucubrazioni sul Ciapi, mi aveva chiamato in causa ironizzando sul fatto che sono di Chieti.
Ma d’altronde è più che comprensibile la sua strategia che è orientata a sferrare continui e strumentali attacchi politici anche nei confronti del sottoscritto.
Per questo mi è sembrato doveroso intervenire nonostante, tra l’altro, alle sue dichiarazioni aveva risposto, e bene, l’Assessore competente Paolo Gatti. D’Alessandro ha sfruttato l’occasione per tornare alla carica ma dovrebbe concentrarsi su quanto argomentato dal collega Gatti al quale, evidentemente, non ha saputo replicare. Per dovere di cronaca vorrei rammentargli quanto dichiarato attraverso un comunicato stampa ufficiale del 19.11.2012 riportato di seguito”.

In riferimento alle dichiarazioni del consigliere regionale Camillo D'Alessandro interviene l'assessore Paolo Gatti. 'Massimo impegno per salvaguardare il futuro dei 40 lavoratori, rispetto delle leggi, anche quelle sopravvenute, stop all'indebitamento per un ente strumentale. Su questi punti ci stiamo muovendo per la vicenda Ciapi. Per entrare poi nel merito delle affermazioni, per quanto riguarda l'ingente mole di debiti accumulati dal Ciapi, il consigliere D'Alessandro farebbe bene a chiedere a coloro che hanno governato la Regione Abruzzo prima del gennaio 2009. In secondo luogo, quanto ipotizzato nel 2010 insieme ai sindacati purtroppo si è scontrato con gli avvenimenti e le normative successive, certamente ben note a D'Alessandro, non ultima quella della spending review. Su una cosa sola D'Alessandro può stare tranquillo : ci occuperemmo, come sempre ci siamo occupati e preoccupati, dei lavoratori, che in questa vicenda sono la nostra unica stella polare. E lo faremo rispettando le leggi, come da nostro costume e senza consentire che il Ciapi torni a produrre montagne di debiti come successo in passato a carico degli abruzzesi. Ritengo invece costruttivo proporre al Consigliere D'Alessandro di ragionare sulla reale necessità che la Regione necessiti di un ente di formazione pubblico quando, invece, ce ne sono una novantina privati accreditati (tre volte di meno rispetto ai tempi in cui al Governo regionale c'era il centro - sinistra). Informo, in conclusione, che ci sono stati, nelle scorse settimane, incontri formali ed informali con le parti sociali, e sulla base del confronto svolto continueremo a lavorare per produrre le soluzioni migliori possibili per i lavoratori del Ciapi e per tutta la comunità abruzzese'.


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