In merito al dibattito in corso sulla riorganizzazione delle ASL abruzzesi, in qualità di Direttrice del Dipartimento Universitario che ha ereditato l'offerta formativa della ex-Facoltà di Medicina ritengo condivisibile la proposta del Consigliere Regionale del Pd aquilano, Pierpaolo Pietrucci, recentemente ribadita sui mezzi di comunicazione.
La previsione di due MacroASL sull'asse della costa (Pescara-Chieti-Vasto-Lanciano) e sull'asse interno (Teramo-L'Aquila-Avezzano-Sulmone), oltre alle giuste considerazioni esplicitate da Pietrucci, garantirebbe anche il rispetto delle esigenze formative dell'Area Medica e consentirebbe di non vanificare gli immani scorsi fatti dalle Università dell'Aquila e di Chieti/Pescara per garantire il mantenimento di un'offerta formativa che, con i corsi di studio di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria, i tanti corsi triennali e magistrali di area sanitaria e la vasta e ricca gamma di Scuole di Specializzazione di area medica, e' riuscita da una parte a soddisfare il fabbisogno regionale e dall'altra a consentire ai giovani abruzzesi di formarsi nella propria sede e nel contempo ad attrarre moltissimi giovani da altre regioni.
E' forse utile ricordare che le reti formative definite dalla Regione Abruzzo per i Corsi delle due ex-Facoltà di Medicina, ancora oggi vigenti, rispettano esattamente la geografia prospettata da Pietrucci con le due Macro Aree ed è proprio sulla base di queste che le due Università hanno stipulato convenzioni rispettivamente con le AASSLL di Chieti e Pescara da una parte e di Avezzano/Sulmona/L'Aquila e Teramo dall'altra.
Prevedere una ASL unica significherebbe sconvolgere un assetto equilibrato e rispettoso delle esigenze territoriali e creare problemi