Cilli (Pdl): "I Box del sesso di Di Mattia sono una cattiva immagine per Montesilvano"

Riceviamo e pubblichiamo

09 Settembre 2013   07:14  

«Il sindaco Attilio Di Mattia assomiglia a un piccolo extraterrestre che ha confuso il ruolo di amministratore della seconda città più importante della provincia di Pescara con quello di showman». Lo sostiene l’assessore provinciale al Turismo, Aurelio Cilli, che interviene nella vicenda di “sex in the city” a Montesilvano. «Dai box del sesso ai drive-in del sesso, il sindaco Attilio Di Mattia ne ha sparate di tutte i colori, dimostrando di non avere nessuna attenzione per la città. Tuttavia, confonde il ruolo di legislatore nazionale con quello di sindaco, spostando l’attenzione verso temi che non hanno nessuna competenza con l’ordinamento comunale. Anziché frequentare i salotti televisivi – incalza Aurelio Cilli – Di Mattia avrebbe dovuto predisporre un’ordinanza per arginare il fenomeno della prostituzione presente nelle strade della città, o, impegnarsi personalmente per individuare fondi per bonificare il fiume Saline, ormai ridotto a una cloaca attraverso nuovi depuratori, oppure per riqualificare Villa Delfico, che oggi vive nel totale degrado. Invece – sostiene l’assessore provinciale del PDL – preferisce occuparsi della legge Merlin o della Stella Maris, opera pubblica che, come tutti sanno, è della Provincia di Pescara, dimenticandosi che si è dimesso un anno fa da consigliere provinciale. In termini turistici – rivela ancora Aurelio Cilli – la presenza di commercianti abusivi sulle spiagge e sui marciapiedi di Montesilvano, ha favorito l’allontanamento di villeggianti dal nostro territorio e favorito il commercio illegale, provocando un danno all’economia locale. Il sindaco Di Mattia sfugge dai problemi della città e dalle sue responsabilità – conclude l’assessore Cilli – e non gode più della fiducia dei cittadini: la misura è colma, chiedo le sue dimissioni».

Assessore Aurelio Cilli


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore