Circolo chiuso dalla questura, l'appello di Serd e Ceis: "Fuori i bambini dalle sale slot"

"Dobbiamo tutti sentirci partecipi di compito educativo"

29 Settembre 2014   09:43  

I valori sbagliati seguiti da alcuni adulti rischiano di essere automaticamente ed inevitabilmente appresi anche dai più piccoli, attuado quindi un circolo vizioso che poi diventa difficile spezzare.

Proprio di questi giorni la notizia della chiusura, a Pescara, di un circolo privato in via Sacco, proprio uno di quei posti dove, secondo il direttore del Serd della Asl Pietro D'Egidio, i bambini apprenderebbero i peggiori vizi dei più grandi.

"E' tipico dei bambini copiare valori e scelte degli adulti: per quanto riguarda l'alcolismo, ad esempio, secondo nostri studi la sola differenza tra i giovani che si sono ubriacati o meno sta nell'avere genitori che a loro volta bevono alcoolici" - ha spiegato D'Egidio - "e vale lo stesso discorso per il gioco d'azzardo, nello specifico per le slot machines, cui ai bambini dovrebbe essere vietato l'accesso, altrimenti si rischia di fare loro perdere i freni inibitori e farli diventare giocatori compulsivi. Mi sento dunque di fare un appello ai genitori, affinché evitino di giocare alle slot dinanzi ai propri figli, ed ai gestori dei locali, che devono badare al rispetto delle regole".

Dello stesso avviso Anna Durante, guida del Centro di solidarietà Ceis, secondo cui "al di là del giusto compito assolto dalla questura, è essenziale che tutti noi ci si senta partecipi di un compito educativo. In certi ambienti viene meno il senso di responsabilità dei più grandi, che spesso a loro volta hanno avuto esperienze negative senza che nessuno si curasse di loro, e ciò si riflette sui bambini. Quando si tocca il fondo, comunque, deve esserci una forza positiva che porti alla riscoperta dei veri valori".


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